Una donna di classe
- Autore: Georgette Heyer
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2013
È stato detto che Georgette Heyer costituisce una valida alternativa per coloro che sono in astinenza da Jane Austen. In effetti con la più celebre e autorevole connazionale condivide uno spiccato senso dell’umorismo e l’innata capacità di cogliere i dettagli. Una donna di classe, pubblicato da Astoria nel 2013 (trad. A.L. Zazo e B. Mora), è il suo ultimo romanzo. Un’opera matura che esemplifica al meglio le sue capacità, a partire dai dialoghi serrati e dal vivace scambio di battute tra i protagonisti.
L’ambientazione coincide, come sempre, con il periodo della Reggenza, nell’Inghilterra tra 1811 e 1820: la stessa, per intenderci, della serie dedicata ai Bridgerton da Netflix. I protagonisti anche in questo caso sono tratti dal mondo della nobiltà dell’epoca.
Le vicende si snodano però a Bath: la cittadina termale, meta delle vacanze prediletta da molti dei titolati del periodo e residenza obbligata per quelli tra loro costretti a scegliere una vita più ritirata, non fa rimpiangere i fasti di Londra e la famigerata stagione nella capitale inglese, croce e delizia delle giovani alle prese con il mercato matrimoniale. Qui le regole sono meno stringenti e vengono concesse alcune deroghe all’etichetta.
Capita così che la protagonista, giovane, acuta, ricca e nubile, viva in totale autonomia e rifiuti ogni pretendente, nella ferma intenzione di mantenere l’agognata indipendenza. Annis Wychwood, che a 29 anni si ritiene ormai immune alle lusinghe del mercato matrimoniale, decide di offrire protezione a una ragazza che tenta di evitare le nozze combinate per lei dai parenti. Apparentemente senza rilevare l’assurdità della situazione, la sposa riluttante intraprende una fuga da casa con la scorta del futuro marito.
Una Miss Wychwood divertita e alla ricerca di un diversivo dalla monotonia della quotidianità le offre, quindi, ospitalità e una guida alla scoperta del ricco calendario di serate, ricevimenti e concerti che rientrano tra i passatempi cittadini. Ma non fa i conti con lo zio e tutore della ragazza: Oliver Carleton è un uomo sincero, drammaticamente concreto e decisamente diretto. L’incontro tra i due è fonte di immancabili equivoci e situazioni ironiche nel migliore stile di Heyer.
A torto relegata per lungo tempo nel genere rosa e considerata un’esponente della letteratura di puro intrattenimento, l’autrice rivela un’approfondita conoscenza storica e si dimostra capace di rievocare usi, costumi, abitudini dell’epoca con incredibile verosimiglianza grazie a un attento studio delle fonti. La cura dei dettagli e l’incredibile precisione delle descrizioni fanno di lei, nata e vissuta nel ‘900, uno dei maggiori esperti dell’epoca Regency, in grado di introdurre con poche sapienti frasi le consuetudini dei salotti mondani, come le pratiche e la morale dell’epoca. Con in aggiunta una decisa presa di posizione: Georgette Heyer, grazie all’eleganza delle sue opere, rispetta le tradizioni e il senso del decoro britannico di inizio ‘800, ma le sue eroine sono indipendenti e conquistano per la loro capacità di reagire al sentire comune, scegliendo per sé un destino spesso non convenzionale. Niente paura, però: il lieto fine è di rigore. Miss Wychwood dovrà arrendersi e scoprirà che il matrimonio potrebbe rivelarsi una scelta tutt’altro che noiosa.
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