Una vacanza perfetta di Laure Van Rensburg

Laure Van Rensburg è una scrittrice francese che vive nel Regno Unito. I suoi racconti sono apparsi in riviste online. Una vacanza perfetta (SEM, 2022, traduzione di Maria Baiocchi e Anna Tagliavini) è il suo romanzo d’esordio.

Il libro racconta una storia da brivido.
Protagonisti assoluti: Ellie e Steven.
Lei è una giovane studentessa della New York University. Lui, Steven, un brillante professore, di molti anni più vecchio. Tra i due sboccia un amore. Così cosa c’è di più bello e romantico di un weekend in una casa isolata in montagna, sotto una fitta nevicata? All’apparenza nulla di più invitante.

A prima vista potrebbe apparire come la tipica narrazione da romanzo rosa; ma ben presto le atmosfere mutano bruscamente il registro.
Iniziamo con la casa, che appare subito inquietante e sinistra:

Questa casa non è tanto vecchia da essere infestata. Non è un decrepito maniero di pietre erose dalle intemperie, carta da parati che si scolla, una lunga teoria di tragiche morti; è una residenza disegnata da un architetto, tutto vetro ed acciaio. Per quanto- il pensiero si insinua mio malgrado- le case sono come le persone; infestate a qualsiasi età.

Cosa è che fa così impressione?

Alla luce del giorno questo posto fa davvero effetto. I finestroni da terra al soffitto occupano per intero il lato lungo e il retro dell’edificio, vetrate che invitano all’interno il mondo fuori: il folto bosco è come un muro che termina sulla rivista mozzafiato dell’oceano e del molo sul retro, sebbene il panorama scompaia subito dietro il turbine di neve come in una vecchia tv. La casa ci protegge dalla tormenta e al tempo stesso ci offre una poltrona in prima fila sul tumulto scatenato dalla natura.

Inizia, in questo modo, una lotta all’ultimo sangue capace di sorprendere. Chi sono, veramente, i soli e unici due protagonisti della narrazione? Quali segreti nascondono?

Un romanzo che, partendo dagli elementi classici di un noir, quali la casa infestata, una fitta nevicata, che li isola dal resto del mondo, telefoni e connessioni fuori uso; giunge a essere un testo al fulmicotone, costruito con rara abilità. Un esordio potente, che insinua un dubbio nel lettore, portandolo per mano in una vicenda che intriga e annienta con forza, dove nulla è quello che appare.

Una trama compatta, costruita attraverso una prosa precisa e lineare, capace e raffinata. Una bella e avvincente lettura, che rapisce il lettore.