Unnecessary di Stefano Zazzera

Unnecessary di Stefano Zazzera (Talos, 2021) è una piccola storia sulla malattia, che irrompe non necessaria (unneccessary, appunto) nella vita delle persone e la sconvolge. Il tempo che rimane allora diventa prezioso e la storia si basa proprio sulla percezione del tempo, il tempo che a volte scorre in modo anomalo, producendo dei paradossi.

La leggenda del volo Pan Am 914, un DC-4 partito da New York il 2 luglio 1955 con destinazione Miami, misteriosamente scomparso e riapparso per una breve sosta 37 anni dopo, il 9 settembre 1992 a Caracas, si intreccia con le vite dei personaggi:

• Stefano, che si occupa del padre malato di Parkinson e scopre di aver ereditato da lui la stessa malattia;
• Lea, che si è allontanata dalla famiglia ma è costretta a tornare portando con sé suo figlio;
• Emanuele, che indaga su casi irrisolti ed è in grado di intuire tutti gli spostamenti degli oggetti e persone in movimento attorno a lui con una precisione mai vista prima;
• Sully, uno strano personaggio che ha cambiato nome nel corso della sua vita.

Alla base di tutto il tempo: il tempo che la malattia distorce, facendolo sembrare ora lungo ora breve e che le medicine permettono apparentemente di controllare, producendo però effetti collaterali e assuefazione.

Ho iniziato a notare la differenza del tempo nelle mie giornate, il restringersi e il dilatarsi delle azioni è forte.

È impossibile una tregua, impossibile è trovare un metodo
[…] gli effetti collaterali di dipendenza diventano una nuova malattia.

E allora il tempo assume un’importanza fondamentale.

In questa vita voglio legarmi il tempo addosso per portarlo con me.

Passato e futuro si intrecciano incontrandosi nel presente e le coincidenze tra i numeri del volo DC-4 e i numeri che compaiono nelle vicende dei personaggi sono troppe per essere solo casuali.

L’autore, Stefano Zazzera, la cui vita è condizionata dal Parkinson, dedica questo romanzo a sua figlia perché possa ritrovare nelle pagine l’unico me che esista.