Venezia prima di Venezia
- Autore: Giorgio Ravegnani
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2020
Il 25 marzo 2021 è stato festeggiato il 1600° compleanno della città di Venezia, ma cosa accadde effettivamente in quella data? Secondo una leggenda, il 25 marzo 421 è il giorno della consacrazione della chiesa di San Giacomo (oggi chiamata familiarmente San Giacométo), edificio sacro costruito a ridosso di un profondo canale, un “rivus altus”, cioè Rialto, a opera di tre fantomatici consoli di un inesistente “regno di Padova”. È questa data convenzionale quella tradizionalmente scelta come inizio della storia della città marciana. Tale narrazione va contestualizzata nelle note tendenze patriottiche della storiografia veneziana, spesso collegata a fini politici: in questo caso si voleva attribuire a Venezia un’origine del tutto autonoma e indipendente, dando alla sua comunità una forma di libertà originaria, svincolata da ogni potere esterno. In passato, ai suoi descrittori, Venezia ha cercato di dare un’immagine sacrale: “quella di una città miracolosa nella sua nascita, nelle sue strutture architettoniche e nel suo ordinamento costituzionale” ha scritto in un suo articolo lo studioso Daniele Santarelli,
“sapientemente guidata da un’élite illuminata dalla saggezza divina, quasi agostiniana città di Dio, città-vergine ed innocente per eccellenza (simbolica è la nascita di Venezia fissata mitologicamente al 25 di marzo, data del concepimento verginale di Gesù), opposta, in quest’ultimo particolare, guarda caso, a Roma (città depravata e corrotta, mitologicamente contaminata sin dalla nascita da un atroce fatto di sangue)”.
A questo mito se ne aggiungono altri, come quello secondo cui la comunità lagunare sarebbe sorta in un unico momento a seguito dell’invasione unna del 452; a Torcello del resto c’è un famoso sedile di pietra a cui la fantasia popolare ha attribuito il nome di “caregon de Atila”, ossia “trono di Attila”. Ma è evidente che tali invenzioni non vanno mai confuse con la realtà.
Sulle vere origini di Venezia si è interrogato Giorgio Ravegnani, docente di Storia dell’Italia Bizantina a Ca’ Foscari, nel suo libro Venezia prima di Venezia. Mito e fondazione della città lagunare, pubblicato da Salerno Editrice nel 2020.
Secondo lo studioso gli attacchi di Attila produssero sicuramente una grande fuga di popolazioni, ma questi spostamenti sono da ritenersi temporanei e non sufficienti a dar vita a un vasto insediamento permanente.
“Legare le origini della propria città ad avvenimenti fuori dal comune attraverso leggende mirabolanti non era d’altronde un fatto nuovo già dall’antichità” riconosce lo storico, “ma i Veneziani sempre originali e talvolta un po’ sconclusionati finirono per dare diverse versioni del racconto delle origini e tardarono a stabilizzarlo in una forma definitiva”.
Passando al vaglio le fonti a disposizione, muovendosi su un terreno accidentato, Ravegnani propone interpretazioni e ipotesi: sicuramente, in epoca romana, in laguna esistevano degli insediamenti (va sottolineato anche questo), ma la genesi della città inizia con l’arrivo dei bizantini. L’invasione dei longobardi e i loro scontri con l’Impero Romano d’Oriente spinsero masse di esuli a stabilirsi per sempre in laguna, accrescendo progressivamente la popolazione della “Venezia marittima”.
Il testo prosegue quindi analizzando il primo periodo della storia veneziana. Con Bisanzio gli abitanti delle lagune ebbero sempre un rapporto ambiguo: per un lungo periodo
“da parte veneziana si continuò a guardare a Costantinopoli come a un’entità superiore e un referente politico, sia per convinzione che per convenienza, e a loro volta i Bizantini continuarono a considerare Venezia come una provincia anche quando realisticamente non vi avevano più un potere effettivo”.
A dispetto della sua relativa brevità, c’è da dire che Venezia prima di Venezia è un saggio complesso; è sicuramente uno studio a cui possono approcciarsi anche coloro che non sono degli specialisti – sia ben chiaro – ma richiede delle conoscenze di base per essere compreso pienamente e non è un libro facile. A parere di chi scrive, al momento l’opera può essere considerata un volume imprescindibile sullo specifico argomento trattato.
Venezia prima di Venezia. Mito e fondazione della città lagunare
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