Via dal nido di Richard Bach

Via Dal Nido di Richard Bach è uscito in libreria nel 1994 per Rizzoli con la traduzione di F. Bandel Dragone.
Un salto e... nascere. Questo è il primo passo per la vita, il più difficile, anche se non ci ricordiamo nulla, di quel momento. Figuriamoci dei precedenti. Poi bisogna crescere ed ecco che la cosa diventa interessante, con tutte le incognite del caso. Una fatica immane, anzi, tante piccole grandi fatiche.
Un viaggio lungo e affascinante colmo però di insidie e bivi.
Però ne vale la pena, lo so io e lo sapete voi. Lo rifaremmo? Molti di noi risponderebbero di sì, però con l’esperienza accumulata. Altri preferiscono “stare”, come si dice nel poker, cioè accontentarsi di ciò che hanno guadagnato col sudore della fronte.

Richard Bach, tanti anni fa, ha fatto una scommessa con se stesso: ripercorrere la propria vita. Detta così sembra facile, eppure le difficoltà sono state molteplici. Spegnere tutto e lasciare che il cervello andasse a ritroso negli anni, scavando nei ricordi. Ricordi belli e brutti, ovviamente. Emozionanti, tristi, dolci, simpatici, frivoli. Rivivere le esperienze gioiose è sempre un piacere, è un film che vedremmo e rivedremmo all’infinito. I dolori, però, fanno davvero male.
E ci stupiscono per come, purtroppo, riescano a resistere alla fatidica prova del tempo. Anzi, sembra ne escono rafforzato quando noi ci accontenteremmo sbiadissero un po’.
Un dialogo con noi e con se stesso, una lettera aperta e sincera che entrerà nel nostro cuore chiedendo permesso, con educazione.
E noi accoglieremo queste parole volentieri, ascoltandole e facendole un po’ nostre. Perché le esperienze sono talvolta uniche, ma spesso sono condivise e una spalla in più per portarle è davvero una bella cosa.

Un libro che sa di verità, pagine che non hanno l’arroganza di insegnarci a vivere, eppure lo faranno e noi non potremo far altro che ringraziarle, per questo. Un libro dedicato davvero a chiunque voglia leggere qualcosa di sincero, umile, non artificioso e nemmeno (pre)confezionato.
Una qualità davvero rara, soprattutto al giorno d’oggi, anzi, mi vien da dire unica e quindi da afferrare al volo. Vi assicuro che non ve ne pentirete.