Virginia Woolf è una delle scrittrici più importanti e apprezzate del XX secolo e il 25 gennaio ricorre l’anniversario della sua nascita. Per questo motivo abbiamo selezionato alcune delle sue frasi e dei suoi aforismi più belli per ricordarla e celebrare la sua grandezza.
Dunque, in questo stesso giorno di 76 anni fa Virginia Woolf decise di porre fine alla sua vita e si gettò nel fiume Ouse, morendo per annegamento.
La scrittrice era sicuramente tormentata, ma (o forse anche per questo) è stata in grado di regalare al mondo letterario opere belle, innovative e acute, tra cui una delle più famose è sicuramente Una stanza tutta per sé.
L’opera è stata scritta a seguito di alcune conferenze tenute dalla Woolf sulle donne e il romanzo che furono l’occasione per mettere in ordine le sue tante riflessioni sul tema. Il risultato è questo saggio pubblicato nel 1929, che ripercorre e descrive la condizione della donna fino a quel momento, concentrandosi in particolare sul binomio donna-scrittura e con una grande lucidità storica. Prima di passare alle frasi e agli aforismi, ripercorriamo un po’ la sua biografia.
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Il flusso di coscienza in Virginia Woolf
Virginia Woolf: la vita della scrittrice
Adeline Virginia Stephen nasce il 25 gennaio 1882 in Inghilterra (a Londra), figlia di sir Leslie Stephen, autore e critico, e Julia Prinsep-Stephen, una modella.
La Woolf e sua sorella Vanessa sono istruite in casa, mentre i loro fratelli studiano a Cambridge.
Virginia Woolf è sempre stata una scrittrice e una donna molto tormentata e ciò anche a causa di due importanti episodi della sua vita che l’hanno segnata inesorabilmente: gli abusi sessuali subiti da alcuni dei suoi fratellastri e la morte di sua madre nel 1895. Da questi due episodi cominciano le nevrosi della scrittrice, che poi l’accompagneranno per tutta la vita.
Già a vent’anni Woolf è una scrittrice molto stimata, ma dopo la morte del padre, avvenuta nel 1904, Virginia può esprimere tutto il suo estro creativo.
In questo periodo, infatti, si trasferisce nel quartiere di Bloomsbury e inizia a scrivere per il supplemento letterario del "Times".
Nel 1912 sposa Leonard Woolf, un attivista politico, mentre nel 1915 pubblica La crociera, il suo primo romanzo. Successivamente fonda il Bloomsbury set, un gruppo di intellettuali che avrà una grande influenza sulla vita culturale della città nei seguenti trent’anni.
In questi anni, infatti, il Bloomsbury set organizza serate per discutere di arte, letteratura e politica ed è proprio per questo motivo che Virginia Woolf comincia a interessarsi di più all’attivismo politico, avvicinandosi anche a dei gruppi di suffragette.
Nonostante ciò, Virginia Woolf continua ad avere crisi psichiche e depressive, perché — secondo alcune diagnosi postume — sembra soffrisse di bipolarismo.
Proprio a causa di questa sua condizione, il 28 marzo del 1941 si riempie le tasche di sassi e si getta nel fiume Ouse, nei pressi di Rodmell, lasciandosi annegare.
La sua lettera d’addio al marito è tra le più emozionanti lettere degli scrittori.
Tra le sue opere più famose, oltre al già citato saggio Una stanza tutta per sé, ricordiamo La signora Dalloway, Gita al faro e Orlando.
Virginia Woolf: citazioni e frasi più belle
L’attività letteraria della scrittrice è caratterizzata da un tipo di scrittura basata sul flusso di coscienza, che non solo imprime ai suoi scritti la fugacità delle impressioni, ma che concretizza una nuova concezione temporale: il tempo è costituito da una serie di momenti distaccati, riuniti in un continuo andirivieni tramite l’immaginazione.
La personalità inquieta di Woolf ha reso i suoi scritti affascinanti e, unita alla sua intelligenza, le ha permesso di realizzare opere innovative.
Vediamo alcune delle sue frasi, citazioni e dei suoi aforismi più belli.
- Sei stato in ogni modo tutto ciò che nessuno avrebbe mai potuto essere.
- Ho avuto un istante di grande pace. Forse è questa la felicità.
- Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine.
- Sarebbe stato impossibile... per qualsiasi donna scrivere i drammi di Shakespeare all’epoca di Shakespeare.
- L’unico consiglio che una persona può dare a un’altra sulla lettura è di non accettare consigli, di seguire il proprio istinto, di usare la propria testa, di arrivare alle proprie conclusioni.
- Guardare in faccia la vita, guardarla attentamente e capirla al fine unico di comprenderla, amarla, e scegliere di metterla da parte, scegliere di lasciarla alla sua bellezza universale e andarsene insieme agli anni vissuti e trascorsi insieme.
- Se il mio cervello, distratto da un’ansia o da altra causa, deve distogliersi dalla carta bianca, è come un bimbo sperduto, che gira per casa e siede a piangere sull’ultimo gradino.
- Nella mia mente c’è un’irrazionale scala di valori.
- Chi mai potrà misurare il fervore e la violenza del cuore di un poeta quando rimane preso e intrappolato in un corpo di donna?
- Ma io sto ancora con la bocca spalancata, – disse Susan, – come un uccello appena nato, insoddisfatta, in attesa di qualcosa che mi è sfuggito.
- Eppure l’unica vita eccitante è quella immaginaria. Appena metto in moto le rotelle nella mia testa non ho più molto bisogno di soldi o di vestiti.
- L’essenza dello snobismo è che vuoi far colpo sugli altri.
- Perché una volta che il male di leggere si è impadronito dell’organismo, lo indebolisce tanto da farne facile preda dell’altro flagello, che si annida nel calamaio e che suppura nella penna.
- Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com’è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.
- Leggere è un processo molto più lungo e complicato del vedere. Forse il modo più veloce di comprendere gli elementi che usa il narratore non è leggere, ma scrivere. Sperimentare in prima persona i pericoli e le difficoltà delle parole.
- Stanotte avrò il piacere di finirlo – ma perché dovrebbe essere un piacere, visto che ho goduto quasi ogni strofa, non saprei. Ma è sempre così, che il libro sia bello o brutto.
- Io scriverei poesie d’amore anche sulle parti di te che tu non sopporti.
- Non c’è cancello, nessuna serratura, nessun bullone che potete regolare sulla libertà della mia mente.
- Ogni onda del mare ha una luce differente, proprio come la bellezza di chi amiamo.
- Se vogliamo paragonare la vita a qualcosa, dobbiamo paragonarla a un volo attraverso la metropolitana lanciata a ottanta chilometri all’ora... per approdare all’altra estremità senza più una sola forcina nei capelli.
- Ognuno ha il proprio passato chiuso dentro di sé come le pagine di un libro imparato a memoria e di cui gli amici possono solo leggere il titolo.
- È proprio vero che la poesia è deliziosa, infatti la prosa migliore è piena di poesia.
- La vita non è una serie di lampioncini disposti simmetricamente; la vita è un alone luminoso, un involucro semitrasparente che ci racchiude dall’alba della coscienza fino alla fine.
- La bellezza del mondo è una lama a doppio taglio, uno di gioia, l’altro d’angoscia, e taglia in due il cuore.
- Le illusioni sono per l’anima ciò che l’atmosfera è per la terra. Toglietele quell’aria tenera, e la pianta morirà, i colori svaniranno. La terra su cui camminiamo è cenere estinta. È marga quella che calpestiamo, e ciottoli spietati ci feriscono i piedi. La verità ci annienta. La vita è un sogno. È il risveglio ad ucciderci. Chi ci deruba dei sogni ci deruba della vita... (e così via, se volete, per sei pagine, ma lo stile è noioso ed è meglio tagliar corto).
- Perché mai è così tragica la vita; così simile a una striscia di marciapiede che costeggia un abisso. Guardo giù; ho le vertigini; mi chiedo come farò ad arrivare alla fine.
- Con quanta interezza vivo nella mia immaginazione; come dipendo assolutamente da zampilli di pensiero che mi vengono mentre cammino, mentre mi siedo; cose che roteano nella mia mente, componendovi un incessante corteo, che dovrebbe essere la mia felicità.
- Questo insaziabile desiderio di scrivere qualcosa prima di morire, questo senso divorante della febbrile fugacità della vita, che mi fa avvinghiare, come un uomo a una roccia, alla mia sola ancora.
- Con molto sforzo scrivo due parole completamente assurde: scrivo varianti di ogni frase, compromessi, tentativi falliti, possibilità, finché il mio quaderno sembra l’incubo di un pazzo.
- Credo che pochi siano torturati come me dallo scrivere. [...] Il mio cervello è come una bilancia di precisione: basta un granello a farlo precipitare.
- È concesso anche a un eroe morente chiedersi prima di morire come parleranno di lui gli uomini dopo la sua morte.
- Troppo spesso le parole sono state usate, maneggiate, rivoltate, lasciate esposte alla polvere della strada. Le parole che cerchiamo pendono accanto all’albero: con l’aurora le troviamo, dolci sotto le fronde.
- Mi sento libera di proporre alcune idee e suggerimenti, visto che voi non vi lascerete limitare nella vostra indipendenza, il più grande pregio che un lettore possa avere. D’altra parte, quali leggi si possono formulare sui libri?
Le nostre recensioni delle opere di Virginia Woolf
- La crociera (1915)
- La signora Dalloway (1925)
- Gita al faro (1927)
- Una stanza tutta per sé (1929)
- Le onde (1931)
- Flush. Biografia di un cane (1933)
- Roger Fry (1940)
- Tra un atto e l’altro (1940)
- Mio carissimo rospo
- Consigli a un aspirante scrittore
- Diari di viaggio in Italia e in Europa
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Virginia Woolf: frasi e citazioni più belle della scrittrice
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Virginia Woolf e la Poetessa Saffo hanno tanto in comune.
Per uno strano scherzo del destino Saffo nel suo nefasto gesto, un tuffo, la morte, forse un messaggio, una rigenerazione, una rinascita, una eredità intellettuale da raccogliere, La donna e il tutto!
Saffo un gesto non folle, ma preparato voluto e razionale, ha voluto lasciare un messaggio raccolto a distanza di secoli, ironia della sorte, proprio da Virginia Woolf. Il tuffo in mare, stessa idea sul mondo della donna, e la stessa fine che si ripete per chiudere una vita. un fatto passato per un ritorno voluto. A chi tocca adesso?
Ci si lascia morire in preda ai propri foschi pensieri con l’illusione di poter ritornare a vivere.