Wings di Valentina Ferraro

Wings di Valentina Ferraro (Salani, 2023) è un romanzo dolce e dal significato profondo.
June vive da sempre a Red Oak Manor, un orfanotrofio dalle rigide regole e dove le condizioni di vita non sono particolarmente buone.
Ogni anno, a Natale, il direttore del maniero va a trovare gli orfani, e a volte porta con sé anche il nipote. Ed è così che June, all’età di otto anni, incontra Jace, un bambino biondo che le fa subito battere il cuore.
Anni dopo, quando Jace, in seguito all’espulsione dal collegio che frequentava, viene lasciato a Red Oak Manor, non si aspettava di trovarci ancora June. Ed è così che il sentimento antico che li legava viene risvegliato, e che i due, tra amore e odio, dovranno fare i conti con il fatto che lui ora se ne deve andare, e lei è costretta a restare.
June è una ragazza empatica e gentile. Aiuta sempre i bambini più piccoli, li difende, insegna loro molte cose e si priva del proprio cibo quando loro sono ancora affamati. Anche se subisce un torto, cerca sempre di trovare qualcosa di buono negli altri, anche se viene ferita, cerca sempre di non fare del male a nessuno.
Lei è stata il personaggio che ho preferito, mentre ce n’è stato uno che ho odiato con tutta me stessa: Serena Bowem. Figlia del preside e fidanzata del figlio del sindaco, è la classica ragazza che si prende gioco di chi considera inferiore a sé. June è da sempre il suo obiettivo: orfana, senza amici in quella scuola e, soprattutto, bravissima in ogni materia. Serena si diverte a farle scherzi crudeli, a umiliarla, tutto a causa dell’invidia che prova nei suoi confronti.
E, se anche aveva una minima possibilità di redimersi, nel corso del libro non ho cambiato minimamente parere.

Questo romanzo mi ha regalato diversi insegnamenti. Ho imparato, per esempio, che la verità a volte va detta così, come viene, senza pensarci troppo. O che i problemi nella vita delle persone non si risolvono con una telefonata all’avvocato, ma serve anche un po’ di cuore. E anche che ci sono delle persone che sembrano dotate di “ali”, che solo con uno sguardo o con un sorriso possono portarci via da questo mondo e renderci felici senza nessun motivo.
Mi è piaciuto il fatto che l’autrice scriva dai punti di vista di entrambi i protagonisti: si possono intuire i motivi di alcune azioni e capire la causa delle reazioni dell’altro. Ci si può arrabbiare con Jace o con June, per poi pentirsene subito dopo.
Insomma, ho amato questo romanzo, che parla di un amore senza tempo, di una promessa mantenuta, di un abbraccio intenso, di una libellula.

Anche se passiamo quel poco tempo che abbiamo perlopiù in silenzio, so che mi capisce. Lei mi ascolta, anche se non sto dicendo niente.