Il 9 maggio 1978 è una data che segna un risveglio amaro per gli italiani e una delle pagine più nere della storia del nostro Paese.
Dopo 55 giorni di sequestro il “caso Aldo Moro” giunse al suo capitolo conclusivo, un fatto tragico e inatteso, una pagina macchiata di sangue che mostra il più grave crimine politico nella storia della Repubblica italiana.
Il 9 maggio 1978 Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana e professore ordinario di diritto penale, fu assassinato dalle Brigate Rosse con dieci colpi di pistola che lo lasciarono agonizzante. La data scelta per l’esecuzione non fu lasciata al caso: il 9 maggio si celebra in Russia il “Giorno della Vittoria”, trionfo definitivo del comunismo sovietico, dunque una data dalla valenza storica e propagandistica per il PCI.
Il cadavere di Moro fu ritrovato poche ore più tardi nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani a Roma, proprio di fronte al Centro Studi Americani.
Moro era stato un promotore della democrazia, un rigoroso uomo di legge che credeva in una politica nuova basata sulla “strategia dell’attenzione”. Alle elezioni politiche del 1976 propose un compromesso storico tra il Partito comunista e la democrazia cristiana. Quella scelta, pensata a favore della Repubblica, gli fu fatale. Le Brigate Rosse temevano che la strategia del compromesso avrebbe segnato la fine del PCI assoggettandolo al partito rivale.
Il 16 marzo 1978 Aldo Moro fu rapito in via Fani, a Roma, in un sequestro sanguinoso che determinò la morte di cinque uomini della sua scorta: dopo cinquantacinque giorni di prigionia, il 9 maggio, si ebbe il tragico epilogo della vicenda.
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Oggi ricordiamo Aldo Moro per il suo impegno come politico, giurista e Padre costituente, ma anche come insegnante. Al principio degli anni Settanta fu tra i primi ad avviare il processo di alfabetizzazione attraverso la TV col programma Non è mai troppo tardi.
In occasione dell’anniversario della scomparsa ricordiamo gli insegnamenti del grande politico italiano con le sue frasi più famose.
Aldo Moro: le frasi e i pensieri più celebri
Le parole di Aldo Moro erano intrise di saggezza e lungimiranza. Erano rivolte a politici e capi di Stato, ma anche ai suoi giovani studenti e a tutti i cittadini ed elettori consapevoli.
Attraverso le sue frasi oggi rivivono le sue idee che ci restituiscono la sua fede inossidabile in un mondo diverso in cui “democrazia” e “diritto” non fossero termini astratti, ma le basi fondanti di una politica civile.
In tanti oggi concordano nel dire che Aldo Moro ci ha insegnato la democrazia e i valori di libertà e giustizia su cui si fonda la Repubblica Italiana.
L’anniversario della sua morte, pur se ricordo di un evento tragico, può trasformarsi in una celebrazione di questi valori perché non si perda il senso e il significato.
- Se fosse possibile dire: saltiamo questo tempo e andiamo direttamente a questo domani, credo che tutti accetteremmo di farlo, ma, cari amici, non è possibile; oggi dobbiamo vivere, oggi è la nostra responsabilità. Si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso, si tratta di vivere il tempo che ci è stato dato con tutte le sue difficoltà. Camminiamo insieme perché l’avvenire appartiene in larga misura ancora a noi.
- Vi è forse, nel tener duro contro di me, un’indicazione americana e tedesca?
- Il diritto ha come obiettivo la tutela della vita.
- Naturalmente comprendo tutte le difficoltà, ma qui occorrono non sotterfugi ma atti di coraggio.
- Pensateci bene cari amici, siate indipendenti. Non guardate al domani, ma al dopodomani.
- Lo Stato democratico, lo Stato del valore umano, lo Stato fondato sul prestigio di ogni uomo e che garantisce il prestigio di ogni uomo, è uno Stato nel quale ogni azione è sottratta all’arbitrio ed alla prepotenza, in cui ogni sfera di interesse e di potere obbedisce ad una rigida delimitazione di giustizia, ad un criterio obiettivo e per sua natura liberatore; è uno Stato in cui lo stesso potere pubblico ha la forma, la misura e il limite della legge, e la legge, come disposizione generale, è un atto di chiarezza, è un’assunzione di responsabilità, è un impegno generale e uguale.
- Non basta dire, per avere la coscienza a posto: noi abbiamo un limite, noi siamo dei politici e la cosa più appropriata e garantita che noi possiamo fare è di lasciare libero corso alla giustizia, è fare in modo che un giudice, finalmente un vero giudice, possa emettere il suo verdetto.“
- Quando si dice la verità non bisogna dolersi di averla detta: la verità è sempre illuminante.
- Non ci devono essere vittime sacrificali, non si devono fare sacrifici umani… La Dc fa quadrato attorno ai suoi uomini… Non ci processerete sulle piazze, non ci lasceremo processare.
- Io credo dunque nei partiti; nei partiti, diversi come sono diversi gli uomini e le loro intuizioni, come son diversi gli interessi e gli ideali che essi esprimono.
- L’equilibrio tra le crescenti libertà della società moderna e il potere necessario all’ordine collettivo è fra i più grandi, se non il più grande problema della nostra epoca.
- Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere.
- Veramente fare una Costituzione significa cristallizzare le idee dominanti di una civiltà, significa esprimere una formula di convivenza, significa fissare i principi orientatori di tutta la futura attività dello Stato.
- Per fare le cose occorre tutto il tempo che occorre.
- La razza è l’elemento biologico che, creando particolari affinità, condiziona l’individuazione del settore particolare della esperienza sociale, che è il primo elemento discriminativo delle particolarità dello Stato.
- (Tratto dall’ultima lettera alla moglie Eleonora) Bacia e carezza per me tutti, volto per volto, occhi per occhi, capelli per capelli. A ciascuno una mia immensa tenerezza che passa per le tue mani. Sii forte, mia dolcissima, in questa prova assurda e incomprensibile. Sono le vie del Signore. Vorrei capire, con i miei piccoli occhi mortali come ci si vedrà dopo. Se ci fosse luce, sarebbe bellissimo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le frasi celebri di Aldo Moro: cosa ci ha insegnato
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