L’incantatrice
- Autore: Han Suyin
- Categoria: Narrativa Straniera
Han Suyin negli anni Ottanta riprende le tematiche degli anni precedenti considerando possibili i rapporti tra razze sullo sfondo di terribili vicende.
"L’incantatrice" è uno stupendo romanzo storico, ambientato nel 1700 tra Europa e Asia, frutto pregevole di una stagione, gli anni ’80, in cui fiorirono romanzi storici di ambientazione esotica. In genere non erano granché come romanzi, ma questo fa eccezione.
La prima parte è ambientata in Svizzera e narra la storia di due gemelli, Colin e Bea, segnati da doti particolari. Lui costruisce automi (come si usava nel Settecento) lei ha il dono di conoscere il futuro e di scatenare le battaglie, ereditato dalla madre.
In seguito alla morte dei genitori, tutti e due fuggono in Cina e in Thailandia nella splendida città di Aiuythia dove assisteranno ad eventi meravigliosi e terribili. Bea sacrificherà il suo Dio per un amore impossibile, prima verso l’Imperatore, poi per il vero re dio Bayuthia. Colin invece rischierà di perdere l’amore della sua vita per un sacrificio agli dei. E la trama si complica ancora.
Quello che rende unico questo romanzo è la straordinaria capacità dell’autrice di rendere credibili certi ambienti diversi. Han Suyin scrive di Europa ed Asia con eguale competenza mettendo in risalto una grande conoscenza del 1700, l’età dei Lumi. Sullo sfondo appare l’Europa che attraverso uomini illuminati si avvia alla modernità e l’Asia che seppure splendida, si avvia invece al tramonto,
I personaggi sono ben delineati e l’autrice utilizza l’espediente del doppio narratore. Bea e Colin parlano in prima persona ed esprimono i loro diversi modi di pensare in base anche al loro sesso.
Le tematiche sono molto forti; l’amore, la guerra, la diversità nei costumi, il ruolo della donna (Bea è la più forte dei due fratelli, ma deve sottomettersi alle regole sociali).
La Suyin non è contraria alla religione, ma detesta l’uso strumentale di essa non solo da parte dei cristiani (che però sono quelli più criticati dalla scrittrice), ma anche dai buddisti che dominano prima l’imperatore e poi il re thai con le loro superstizioni. Un’annotazione importante è l’amore per i paesaggi visti nei loro colori tanto che anche la severa Svizzera regge il confronto con l’Oriente. Originale il riferimento alla costruzione di orologi e automi che preannunciava il passaggio della cultura puramente umanistica a quella tecnico-scientifica,
In conclusione un bel libro da leggere per far capire descrizioni diverse da parte di una scrittrice che dovrebbe essere rivalutata. Lettura consigliata.
L'incantatrice
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’incantatrice
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