La perfezione non è di questo mondo
- Autore: Daniela Mattalia
- Genere: Fantasy
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2017
Daniela Mattalia è nata a Torino e risiede attualmente a Milano dove lavora come caporedattore a Panorama, vive con il marito Luca e la setterina Bugni.
Il suo romanzo d’esordio è “La perfezione non è di questo mondo”, in cui i quattro personaggi principali hanno il sapore di “casa”, di “noi” e si combinano con il nostro vissuto, in un amalgama di passato e di possibilità. Un libro in cui l’antagonista principale è il destino che continuamente ribalta le carte e crea incontri inattesi.
Potrebbe definirsi un romanzo esistenziale, in cui i principali aspetti della vita si susseguono e mostrano come personaggi imperfetti, umanissimi, affrontano giorno per giorno le sfide, le vittorie e le sconfitte. Tanti i temi che si avvicendano: amore, vita, morte, nostalgia, malattia, invecchiamento, crisi economica, difficoltà a delineare la propria identità.
Una storia che arriva dritta al cuore con quattro protagonisti, un cane e… due fantasmi! Non fantasmi che incutono terrore ma persone come noi, solo:
“diversamente visibili”.
Con una vita normale, negli stessi luoghi in cui hanno sempre vissuto, con gli stessi sentimenti, fissazioni e manie. A Torino, tra il parco del Valentino e le Molinette, vivi e fantasmi si incontrano. Per chi vuole ridere, commuoversi, per chi ha compreso che:
“la perfezione non è di questo mondo!”.
Rivolto a chi ha sofferto una perdita, il libro aiuta, con dolcezza, a rendere più comprensibile e vivibile il nostro piccolo, fragile ed imperfetto mondo. Infatti:
“Le cose che fanno male? Lo sanno tutti: le sigarette, troppi dolci, troppi grassi, troppo alcol, stare sempre seduti. Sbagliato! Fa male vivere in modo impeccabile!”.
Adriano, professore ottantenne, ha appena perso la moglie Giulietta, e ha un segreto di cui si vergogna un po’: continua a vederla tra le corsie delle Molinette, anche se sa che non può essere vero. Lì fa la conoscenza con uno stravagante taxista, Angelo, per il quale è normale che i morti siano accanto ai loro cari, tant’è che lui lì vede sempre il suo vecchio amico Ernesto. Adriano incrocia altre tre persone: Gemma, libraia trentenne che nei fine settimana fa la volontaria all’Associazione Filo d’Argento; Olga, un’arzilla e pimpante zitella ricoverata con una gamba rotta e Fausto, grafico precario, giovane e carino, fidanzato di Susanna con cui è un po’ in crisi e padrone di Archibald, bracco fortissimo con il vizio di darsi alla macchia proprio nel parco dove Gemma fa jogging. Tutti loro si incrociano, si conoscono tra il parco e l’ospedale, dove si aggirano eteree presenze.
Chi l’ha detto, infatti, che morendo si deve per forza andare nell’aldilà in un paradiso sì perfetto ma algido e lontano? È più divertente e consolante restare nell’aldiqua, visibili soltanto a chi vuole vedere, fantasmi della porta accanto con le piccole fissazioni e le manie di sempre, con delle ottime imperfezioni.
Ambientato a Torino, città magica, sommersa, primaverile, discreta, dove i vivi convivono in armonia con i fantasmi, “La perfezione non è di questo mondo” è una commedia ironica e brillante, dal grande cuore e dai buoni sentimenti. Una lettura veloce con una prosa semplice, perfetta, ottimamente congegnata.
La perfezione non è di questo mondo
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