Le pubblicità di Natale che hanno fatto epoca
- Autore: Walter Fochesato
- Genere: Marketing e Business Management
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2017
Scrive Vittorio Pica, sul declinare di un IXX secolo abbagliato di modernità:
“Il cartellone illustrato, umile forma d’arte, anche nella sua gloria effimera, poiché il sole lo scolora, la pioggia l’inzuppa e lo macula, il vento lo lacera, corrisponde mirabilmente all’intensità febbrile dell’esistenza vorticosa delle nostre grandi città, alla mutabilità assidua e all’inestinguibile sete di nuovo delle anime nostre”.
Vittorio Pica si interessa di arte e per primo assume il manifesto pubblicitario come significante dal valore artistico potenziale. Senza contare il suo statuto antropologico, mi viene da pensare, se è vero che la memoria sociale si legge anche attraverso flani, affiches, boxini pubblicitari sparpagliati fra strade, libri e periodici della storia. Insomma: la pubblicità è l’anima del commercio e il manifesto pubblicitario l’accattivante cavallo di troia con cui far breccia fra le maglie del consumatore. Come osserva, dal canto suo, Walter Fochesato, autore del recente e sontuoso “Le pubblicità di Natale che hanno fatto epoca” (Interlinea, 2017):
“Nella seconda meta dell’Ottocento, con l’invenzione del procedimento cromolitografico, i cartelloni pubblicitari, prepotenti e festosi, invadono ogni angolo e il paesaggio urbano muta profondamente. Si può tranquillamente dire che il mondo diventa a colori. Non solo affiche ma cartoline, figurine, periodici, libri, latte litografate e scatole in legno o in cartone, menu e brochure, locandine, depliant e quant’altro: nasce la moderna pubblicità”.
Arricchito da un corpus di oltre 200 immagini a colori, il libro si assapora letteralmente con gli occhi: dalle icone policrome dei brand alle ideali madeleine, viatico di stati d’animo sottili, inoltre il passo è breve. Fatta salva la periodica campagna della Coca Cola (quella con l’iconico Babbo Natale), il volume si incentra sulla merceologia natalizia di casa nostra – da fine Ottocento a metà anni Settanta, in quanto
“Dopo, tutto il panorama della comunicazione pubblicitaria si trasforma sensibilmente cosi come cambiano il quadro sociale e quello politico”
un campo lungo estetico che contempla i classicissimi spumanti e panettoni, come i regali per proto-vip, le cartoline augurali, dolciumi, copertine mirate, cataloghi di libri. In un tripudio sincronico di marche e contesti pre-Mulino Bianco, angioletti, Biancaneve e sette nani disegnati ad hoc, slogan buonisti, tavole imbandite e persino un’angelicata Raffaella Carrà (con Babbe Natale di contorno) che in una foto su Playboy pubblicizza confezioni natalizie dello Stock. Sarà pure agiografia per immagini ma tempo e Natali son passati anche così.
In ultimo: questo che segue non è uno spot ma un consiglio che vi passo con assoluta consapevolezza: piuttosto che insistere col solito scemenzaio tecnologico, per Natale regalate e regalatevi “Le pubblicità di Natale che hanno fatto epoca” di Walter Fochesato. Ce ne guadagnano gli occhi, la mente, e soprattutto il cuore.
Le pubblicità di Natale che hanno fatto epoca. Ediz. illustrata
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le pubblicità di Natale che hanno fatto epoca
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