Raccontare la guerra. Libri per bambini e ragazzi che bisogna conoscere
- Autore: Walter Fochesato
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2022
Ancora tuona il cannone (e non solo) in Europa. La quotidianità insanguinata di una guerra convenzionale si è riaffacciata nel vecchio continente dopo quasi ottant’anni di pace, a parte i conflitti etnici nella ex Jugoslavia.
Armate che avanzano, colonne corazzate al contrattacco, postazioni difese alla disperata, trincee, devastazioni, caduti, vittime civili, bambini innocenti terrorizzati. “Sempre la guerra colpisce i più deboli”, ammonisce papa Bergoglio e i piccoli sono certamente i più fragili dei deboli.
Ma non sono soltanto queste considerazioni a rendere attuale il lavoro di uno studioso di pedagogia infantile, il ligure Walter Fochesato, che insieme alla casa editrice Interlinea di Novara ha ritenuto di dare alle stampe, dopo oltre undici anni, un’edizione aggiornata del saggio Raccontare la guerra. I libri per bambini e ragazzi che bisogna conoscere (2022, Biblioteca del Centro novarese per gli studi letterari, 312 pagine).
È un testo pubblicato nel 2011 e che già allora sviluppava il precedente La guerra nei libri per ragazzi, apparso nel 1996.
“Ancora tuona il cannone” è il testo di una canzone dell’Equipe 84, la Canzone del bambino nel vento, del 1966 (parole di un giovanissimo Francesco Guccini), tornata prepotentemente in mente all’autore nel decidere con l’editore di proporre una nuova edizione del saggio, visto che l’esigenza di un aggiornamento è stata resa urgente e necessaria dall’aggressione russa dell’Ucraina.
Sopravvivere e crescere restano i problemi che l’infanzia deve affrontare in tempo di guerra, ancora più che in tempo di pace, ricorda Fochesato, tra i maggiori esperti di letteratura per l’infanzia e storia dell’illustrazione.
Da anni coordina la redazione del mensile Andersen. Insegna nel Dipartimento di scienze della formazione dell’Università di Genova ed è docente di storia dell’illustrazione nell’Accademia di Belle Arti di Macerata. Per Interlinea ha pubblicato diversi volumi, dal 2010.
È nato nel 1948, a tre anni dalla fine del secondo conflitto mondiale e come i piccoli di almeno un decennio dopo di lui ha subito acquisito una consapevolezza fortissima di quella guerra, attraverso i ricordi e le esperienze familiari, impressa anche dalle rovine e devastazioni dei bombardamenti, visibili ancora a lungo, fino ai primi anni Sessanta. Non si trascuri l’impatto del tema bellico sui giovanissimi - è l’essenza del libro, del resto - un argomento molto presente in quei tempi nella cultura, nel cinema, nella comunicazione e anche nella letteratura per l’infanzia, non esclusi i fumetti.
Nel libro, realizza con dovizia di citazioni una carrellata a trecentosessanta gradi della guerra nei libri, dall’epopea risorgimentale a oggi. Quindi da Cuore di De Amicis - immancabile nelle case italiane per quasi un secolo - a Luigi Capuana, da Vamba a Il piccolo alpino, passando dai materiali sulla Grande Guerra 15-18 e sui conflitti scatenati dal fascismo, fino a comprendere i romanzi di grandi scrittori o illustratori internazionali.
Fochesato rileva che la letteratura italiana per l’infanzia si è prestata a “pesanti condizionamenti pedagogico-moralistici e ideologici”, riuscendo solo dai primi anni Settanta a dedicarsi a una narrazione centrata sugli orrori come appaiono agli occhi dei ragazzi.
Un cambio di rotta opportuno: Fochesato è convinto che i più giovani possano arrivare a ripudiare la guerra proprio attraverso la conoscenza e il racconto delle guerre stesse. Non gli sembra sufficiente limitarsi all’enunciazione di maniera dei pur importanti valori della pace, condotta in modo “debole e spesso noioso” e che fa presa solo superficialmente sulle coscienze in formazione.
Mentre un conflitto divampa in Ucraina, di nuovo tocca interrogarsi sulle domande che si pone l’infanzia e sulle paure che sono costretti ad affrontare. Ritiene che i libri riescano a offrire ai bambini “un sollievo e un approccio meditato e razionale. Una sia pur embrionale presa di coscienza”. Con il suo ritmo lento di lettura, ad esempio, un albo illustrato si contrappone alla velocità delle riprese televisive e “sfuggendo così alla truculenza di molte immagini”, può evitare le paure e lo scoraggiante senso d’impotenza, che si estende peraltro agli adulti: il non potere far niente.
Il libro ha conservato l’impianto delle altre edizioni, pur risultando nell’insieme un’opera in buona parte nuova. Tutti i contenuti sono stati aggiornati, sebbene su quelli di carattere storico il curatore si sia limitato alle integrazioni essenziali indispensabili. L’intervento è stato più incisivo sugli altri capitoli, in particolare le sezioni dedicate alla Shoah o agli albi illustrati.
Ancor di più per i conflitti del Novanta nei Balcani, dopo la disgregazione della Jugoslavia, nata dalla prima guerra mondiale. Gli è parso opportuno, inoltre, dare conto ampiamente dei libri editi in occasione del centenario del conflitto 1914-18 e negli anni immediatamente successivi.
Ha inserito due sezioni inedite. Una è dedicata alla Resistenza e alla lotta di Liberazione, seguendo il rilevante aumento di testi narrativi degli ultimi anni, in misura minore divulgativi. La seconda è opera dell’amico e illustratore Enrico Macchiavello: forte dell’indubbia competenza nel campo dei fumetti, presenta in appendice una scelta ragionata di graphic-novel sul tema.
Ma il suo saggio, insiste lo stesso Walter Fochesato, non è né vorrebbe essere una rassegna bibliografica.
Non vi si troverà tutto quello che è uscito sul tema, ma una scelta personale e soggettiva, basata soprattutto su criteri di qualità e significatività.
Ovviamente, al netto di qualche inevitabile dimenticanza o non conoscenza.
Raccontare la guerra. Libri per bambini e ragazzi che bisogna conoscere
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