Nel 1909 Selma Lagerlöf, una modesta maestra elementare svedese che scriveva per diletto, ricevette il premio Nobel per la Letteratura con la seguente motivazione:
Per l’elevato idealismo, la vivida immaginazione e la percezione spirituale che caratterizzano le sue opere.
Era la prima donna della storia a essere insignita dell’illustre premio dell’Accademia Svedese.
All’epoca Lagerlöf aveva 51 anni ed era già una personalità conosciuta in Svezia per i suoi racconti di saghe e leggende che si intrecciavano strettamente alla narrazione orale della sua terra.
Nei suoi libri la scrittrice narrava usi e costumi svedesi tipici, tradizioni derivate dal folklore popolare e, soprattutto, la festività del Natale.
Il nome di Selma Lagerlöf si lega strettamente al Natale, i suoi libri dedicati alla ricorrenza natalizia sono ormai diventati di culto. Storie che scaldano il cuore, da narrare davanti a un camino acceso nelle buie sere d’inverno, per trarne una morale profonda di solidarietà e fratellanza.
I suoi libri oggi sono pubblicati in Italia dalla casa editrice Iperborea, specializzata nella letteratura nord-europea.
Selma Lagerlöf: una biografia
Selma Lagerlöf nacque a Mårbacka, nel Vӓrmland, una regione della Svezia situata al confine con la Norvegia, il 20 novembre 1858.
Trascorse l’infanzia nella grande proprietà della nonna paterna Elisabet Maria Wennervik, una grande tenuta smarrita nelle lande svedesi. Qui la piccola Lagerlöf poteva far volare liberamente la propria immaginazione, arricchendola con le storie popolari della tradizione nordica raccontatale dalla nonna.
Iniziò a comporre i primi racconti da bambina. Fu a lungo affetta da una forma di zoppia che le impediva di camminare correttamente, e la sedentarietà forzata le diede modo di dare libero sfogo alla fantasia scoprendo così il proprio talento.
Ammaliata dai racconti della giovane, la scrittrice Anna Frysell decise di prenderla sotto la sua ala protettiva, aiutando così Selma a prendere un prestito per finanziare la sua educazione scolastica.
Grazie all’aiuto di Frysell, Selma Lagerlöf proseguì gli studi e, al termine delle scuole superiori, entrò nel Women’s Higher Teacher Training College di Stoccolma. Si laureò tre anni dopo, nel 1885.
Il successo di Selma Lagerlöf come scrittrice
Ottenuta la licenza come maestra elementare, Selma Lagerlöf iniziò a insegnare nel 1885 nelle scuole di Landskrona. Nel tempo libero si dedicava al proprio passatempo prediletto, la scrittura, componendo un lungo romanzo epico-narrativo dal titolo Gösta Berlings Saga.
Incoraggiata dall’amica Sophie Adler Sparre, Selma Lagerlöf pubblicò alcuni capitoli della saga che le permisero di vincere un cospicuo premio in denaro. Fu il suo primo vero successo come scrittrice. Grazie al denaro ricavato Lagerlöf poté abbandonare l’insegnamento e intraprendere una serie di viaggi per il mondo visitando l’Italia, la Palestina, l’Egitto. Selma concluse la saga di Gösta Berling che venne pubblicata l’anno successivo, riscuotendo un grande successo di pubblico soprattutto in Danimarca.
Il sodalizio con Sophie Elkan
Dopo la pubblicazione del suo secondo romanzo, Selma Lagerlöf incontrò Sophie Elkan, anche lei scrittrice, che divenne sua amica e compagna.
Il parere di Elkan ebbe una forte influenza sulla scrittura di Lagerlöf, arrivando a determinare persino in maniera significativa lo sviluppo delle storie. Si racconta che Elkan divenne gelosa del successo crescente di Selma, che a inizio Novecento si trovava all’apice della carriera.
Lagerlöf iniziò a scrivere di temi soprannaturali, medievali e religiosi. Durante il viaggio in Italia compose Kristerlegender (Christ Legends) una rivisitazione di leggende e miti in chiave biblica, cui fece seguito alcuni anni dopo Jerusalem , la storia di una piccola comunità danese trasferitasi in Terrasanta.
La gelosia di Sophie Elkan fu spesso un impedimento nella vita di Selma, il rapporto tra le due era turbolento. La compagna era infatti infastidita dalla stretta relazione tra Lagerlöf e la sua assistente-collaboratrice, Valborg Olander.
Fu tuttavia grazie alla preziosa influenza di Olander che Selma Lagerlöf iniziò a interessarsi al suffragio femminile in Svezia offrendo il proprio contributo alla causa.
I racconti di Natale di Selma Lagerlöf
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Nel 1904, fu pubblicata la prima raccolta di racconti La notte di Natale. Si componeva di undici storie a sfondo religioso contenenti messaggi di fratellanza, altruismo, solidarietà, in cui la nascita di Gesù fa in realtà solo da sfondo alle profonde vicende umane narrate.
Ne La notte di Natale, troviamo collegamenti ai Vangeli apocrifi, rivisitazioni di leggende orientali e italiane, personaggi bizzarri che vivono epifanie inattese. La morale ultima delle storie è costituita dall’amore per il prossimo.
In seguito la scrittrice svedese riprese lo stesso filone di racconti scrivendo La leggenda della rosa di Natale (1908), una raccolta più malinconica, imperniata sul tema di un amore perduto che può tornare a noi inaspettatamente.
Recensione del libro
La leggenda della rosa di Natale
di Selma Lagerlöf
Il libro di Natale di Selma Lagerlöf
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Con la pubblicazione de Il libro di Natale l’autrice ci regala una raccolta di storie senza tempo, da raccontare nelle lunghe notti di inverno di fronte a un camino acceso.
Tradizioni popolari, antiche fiabe della tradizione nordica, che rivivono nel tiepido bagliore di una candela che illumina la notte. Nella sua ultima raccolta dedicata al tema del Natale Selma Lagerlöf fa dell’incanto fiabesco una narrazione che annulla la linea di confine tra l’infanzia e l’età adulta.
Recensione del libro
Il libro di Natale
di Selma Lagerlöf
Il premio Nobel per la Letteratura
Nel 1906 la scrittrice svedese pubblicò la sua opera più innovativa Quel viaggio meraviglioso di Nils Holgersson, un libro didattico che vuole essere al contempo un manuale scolastico e un romanzo d’avventura.
Il libro narrava le avventure di un ragazzino birichino di nome Nils che viaggiava sul dorso di un’oca spiegando la storia e la geografia di tutti i paesi da lui visitati. L’opera di Selma suscitò l’ammirazione del filosofo e pedagogista austriaco, Karl Popper. Il testo venne adottato in molte scuole svedesi come manuale di didattica.
Recensione del libro
Il viaggio meraviglioso di Nils Holgersson
di Selma Lagerlöf
Nel 1909 la Reale Accademia di Svezia le conferisce il premio Nobel per la Letteratura. Nel 1911 le fu conferito in aggiunta un dottorato onorario.
Selma Lagerlöf sarà anche la prima donna a entrare nel collegio dei diciotto membri ufficiali dell’Accademia di Svezia nel 1914.
Selma Lagerlöf e l’impegno contro il nazismo
La scrittrice svedese in seguito dedicò la propria vita all’impegno nelle cause pacifiste e femministe. Nel 1911 tenne un discorso all’Alleanza Nazionale per il suffragio femminile.
Negli anni successivi Selma Lagerlöf decise di devolvere i proventi delle sue pubblicazioni per sostenere i rifugiati ebrei in fuga dalla Germania di Hitler.
La scrittrice sostenne attivamente la resistenza contro i nazisti, giunse persino a vendere la medaglia d’oro conferitale dall’Accademia di Svezia per la causa della libertà. Un gesto nobile che fa onore alla prima donna della storia insignita del premio Nobel per la Letteratura.
L’impegno pacifista di Lagerlöf permise a molte persone di salvarsi dal furore della minaccia nazista. Grazie a lei la poetessa Nelly Sachs riuscì a ottenere un visto per la Svezia, salvandosi così dai campi di concentramento.
Negli ultimi anni Selma Lagerlöf si dedicò a ristrutturare la tenuta di famiglia di Marbacka. Sophie Elkan morì prima che la ristrutturazione fosse completata, lasciando un grande vuoto nella vita di Selma. In seguito al lutto la scrittrice svedese decise di ritirarsi nella tenuta di famiglia conducendo una vita solitaria.
Selma Lagerlöf si spense nella cittadina natia di Marbacka, in seguito a un’emorragia cerebrale, il 16 marzo 1940, all’età di ottantadue anni.
Oggi è la scrittrice svedese più letta e amata nel mondo.
Di lei il critico letterario Edwin Björkman scrisse:
Sappiamo anche che quando ci tenta in mondi lontani e fantastici di sua creazione, il suo scopo ultimo è aiutarci a vedere i significati interiori delle realtà superficiali troppo spesso enfatizzate della nostra stessa esistenza.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Selma Lagerlöf, la scrittrice premio Nobel che ha raccontato il Natale
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