Gli spiriti mi sorridono a ogni stagione di Franco Balduzzi

Franco Balduzzi, sottoufficiale della Marina Militare di Alessandria, scrive romanzi e racconti: ha recentemente pubblicato “Gli spiriti mi sorridono a ogni stagione”, biografia romanzata della propria infanzia e giovinezza, trascorsa al fianco del nonno paterno Francesco e della nonna materna Francesca.

Il racconto è un vissuto e una narrazione del Novecento italiano, visto da una prospettiva strettamente personale, al di fuori della storia ufficiale dei libri, iniziando dalla sua terra, dai valori della sua famiglia, dall’incontro dei suoi nonni con le vicende che hanno segnato con due guerre il destino della popolazione italiana. Infatti:

“Venendo a conoscenza della durezza della loro vita vissuta durante l’infanzia e la gioventù, si comprende la formazione del loro carattere. Erano consapevoli della capacità risolutiva della famiglia, dove l’unione fa la forza; sapevano che il futuro, nonostante l’impegno è sempre ignoto. Conoscevano l’importanza della società e per mantenerne il consolidamento aiutavano sempre il prossimo”.

L’autore ricostruisce cartoline della memoria, composta da piccoli tasselli formati dai racconti dei fatti, per come li hanno vissuti e narrati i suoi nonni, non trascurando di inserire nel contesto italiano la sua realtà piemontese, in cui si riconosceranno milioni di concittadini nati negli anni Cinquanta e Sessanta: i ricordi delle due Guerre, la ritirata in Russia ma anche il miracolo economico italiano successivo, qui indicato ed individuato nel cappellificio Borsalino, e le speranze dei migranti riposte dell’America. Per esempio:

“Il cappello Borsalino non fu un semplice copricapo: divenne un’opera d’arte della quale tutto il mondo si innamorò. Quel cappello indossato dava un tono al volto. L’uomo si sentiva più maschio, sicuro; si sentiva ed era più elegante semplicemente vestendo quel copricapo”.

Una particolare attenzione è riservata alla provincia italiana, qui rappresentata anche dall’uso dei dialetti di Castellazzo Bormida e di Alessandria, trascritti dall’autore net testo e tradotti in nota per una giusta e corretta comprensione.
Tutto il testo si fonda sui ricordi e sulle ricerche storiche familiari compiute dall’autore, 0molto precise e ricche di dettagli.
Infine il distacco, il commiato dall’adorato nipote, ma con uno sguardo particolare che attraverso

“gli spiriti di nonni che sorridono ad ogni stagione, con il loro sorriso e i loro occhi ridenti”.

Un libro completo, dalle descrizioni ricche, stilisticamente preciso; il ritratto di un mondo che non è più ma anche la una testimonianza che vuole essere d’esempio per i posteri. Una lettura avvincente.