La truffa come una delle belle arti
- Autore: Gianluca Barbera
- Genere: Libri da ridere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2016
Cosa ha fatto Gianluca Barbera con questo libro? Ha compiuto un miracolo, ha stravolto la Storia con storie di truffe, inganni, miliardari indebitati, appartamenti strabilianti. Una enciclopedia del falso storico. Da qualunque pagina si inizi “La truffa come una delle belle arti”, c’è da riflettere e da divertirsi. Lo scrittore Barbera, però, non è un buontempone, vanta letture importanti che mette bene in evidenza anche nel libro. Diderot, in primis, ma anche un amore folle per Emil Cioran; come dargli torto, del resto?
Si parla di un trisavolo che che con la “sirena della Galapagos” fa addirittura muovere Re Ferdinando da Napoli per arrivare in Sicilia. Il suo viaggio è fantasmagorico: incontra paesi dove gli abitanti lo aspettano a braccia aperte e altri paesi, invece, che non sanno che il Re è nei paraggi e che nemmeno aprono la finestra.
In tutta questa parte del libro Gianluca Barbera si diverte e ci diverte. Non gli importa se le cose che narra siano successe realmente, anche se sembra un appassionato di storia potrebbero essere tutte fandonie.
L’autore tuttavia crede nei fatti: nel suo scritto non c’è niente di miracolistico, piuttosto c’è del visionario, è un illuminista che si è preso la briga di narrare.
Andando avanti nel racconto, e nei secoli, troviamo altre truffe, altri soldi, fatti solamente grazie all’ingegno del protagonista di turno.
Il commercio di fossili, ad esempio, porta ricchezza e una bella casa in Inghilterra, con una bella moglie e una vita serena, anche se rimane sempre la paura di essere scoperti e di dover pagare pegno.
Si arriva fino ai giorni nostri con Mark, il bisnipote del nonno di cui sopra: anche lui ha sete di facili guadagni, per questo Gianluca Barbera decide qui di inoltrarsi nella finanza attuale, dove ci si può arricchire molto con i derivati finanziari.
Lo scrittore però sembra pessimista sul Ventunesimo secolo: pochi miliardari, che fanno soldi facilmente, con la frode e molti, troppi individui che se la passano male, essendo totalmente avulsi dal mercato finanziario internazionale.
“La truffa come una delle belle arti”, finalista al Premio Chianti, è un libro pieno di dettagli, di avvenimenti inventati, di truffe, di protagonisti con l’ingordigia del vivere. Gianluca Barbera guarda ai suoi personaggi con affetto ma anche come a piccole mosche di cui nessuno si ricorderà. Questo è il suo lato illuminista, miscredente, di cui abbiamo già scritto sopra, ma anche il suo lato triste, quello proprio di un lettore devoto a Emil Cioran.
La truffa come una delle belle arti
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