Oggi, 22 aprile, è la Giornata Mondiale della Terra: viviamo ormai tutti con la consapevolezza che le risorse del nostro pianeta non sono inesauribili e che l’idea di sviluppo fondato sull’idea della crescita infinita non è più possibile. A gettare l’allarme sulle risorse finite della Terra ci ha pensato un gruppo di studiosi americani del MIT con il famoso “Rapporto sui limiti dello sviluppo” (pubblicato con il titolo: The Limits to Growth. I limiti dello sviluppo), su incarico del Club di Roma, il testo è del 1972.
Che ci sia la necessità di invertire la rotta per modificare il consumo sfrenato di risorse, lo affermano una gran quantità di scrittori e di opere, tra di esse occorre segnalare almeno la bella visione della "decrescita felice" teorizzata da Serge Latouche, economista e filosofo francese, e articolata in moltissimi suoi libri. L’allarme è diffuso anche tra scienziati, artisti, uomini di cultura e uomini in generale. Anche il Papa ha invitato tutti, cristiani e non, a operare una profonda riflessione sui temi dell’ecologia, cioè sulla cura della casa comune. Con l’enciclica Laudato si’ Il Papa invita a riflettere profondamente su una pratica quotidiana fatta di rispetto per le persone e le cose, verso un’inclusione sociale che è lode alla magnificenza del creato e rispetto per l’altro.
Alla base di uno sviluppo tumultuoso e smodato c’è il cieco profitto che, portato alle estreme conseguenze, ci renderà dei re Mida, in quanto incapaci di sopravvivere, rendendo incommestibile ciò che produrremo per alimentarci. Nel libro “Sulle orme di Gandhi”, dedicato a Vandana Shiva, ben si comprende come il profitto possa distruggere la terra, inaridire il suolo, impoverire sempre più i poveri del mondo.
Molte sono le associazioni ambientaliste che cercano di tutelare e proteggere l’ambiente, dal FAI a Italia Nostra, WWF, Greenpeace, LIPU, Lega Ambiente, e tante altre, tutte importantissime e fondamentali perché, nella diversità dello sguardo sull’ambiente, da più angolazioni perseguono l’obiettivo della sensibilizzazione di ciascuno al rispetto per la casa di tutti, con una mentalità, per l’appunto, ecologista. La letteratura scientifica getta l’allarme, talvolta indirizza, disorienta, radicalizza, ma tutti siamo chiamati a fare la nostra parte per contribuire a salvare la Terra, nostro bene comune.
Vedi anche il libro: Lettera d’amore alla Madre Terra
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: 22 aprile, Giornata Mondiale della Terra: i libri da leggere oggi
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