Per festeggiare i 70 anni della casa editrice arriva in libreria il 13 maggio "Il mio Leo Longanesi" a cura di Pietrangelo Buttafuoco

In occasione dei suoi settant’anni di vita e di pubblicazioni, la casa editrice Longanesi festeggia il suo fondatore con l’antologia, curata da Pietrangelo Buttafuoco, “Il mio Leo Longanesi” (2016, pp. 256, euro 18,60) che ne raccoglie ricordi, aforismi e tutti gli scritti più sferzanti e corrosivi.
Leopoldo Longanesi, detto Leo (Bagnacavallo, 30 agosto 1905 - Milano, 27 settembre 1957), è stato un giornalista, pittore, disegnatore, editore e aforista italiano. L’“Opinion maker” politico-culturale dalla battuta fulminante, anticonformista, dal fine intuito, che portò al successo le sue riviste (Il Borghese, Omnibus) e le sue iniziative editoriali, nel 1946 fondava la casa editrice che avrebbe portato il suo nome.

A distanza di settant’anni, la Longanesi edita un volume specchio della personalità geniale e poliedrica, del padre del giornalismo italiano,

“conservatore in un paese in cui non c’è niente da conservare”

per sua stessa ammissione. In questi primi settant’anni il marchio Longanesi è cresciuto a immagine e somiglianza del suo fondatore, distinguendosi sempre per la vocazione anticonformista, la piena libertà delle scelte, l’originalità delle proposte e l’orizzonte delle pubblicazioni a 360 gradi che spaziano da Michael Ende a Wilbur Smith, da Isaac B. Singer a Tiziano Terzani, da Vikram Seth a James Patterson, da Massimo Gramellini a Donato Carrisi.

“II contrario di quel che penso, mi seduce come un mondo favoloso”

per Stefano Mauri, da 17 anni alla guida della Longanesi

“questo aforisma di Leo Longanesi può essere considerato la colonna portante del lavoro della casa editrice. Una casa editrice che spazia in tutti i generi e gli ambiti ad una condizione: che il libro che si sceglie abbia una sua forma di genio, di originalità e di sfida intellettuale. Che sia un saggio di politica o un racconto fantasy, che sia una straordinaria avventura nel mondo di Wilbur Smith o di Clive Cussler o dentro di sé di Tiziano Terzani o di Massimo Gramellini, l’importante è la qualità e la levatura dell’autore, la capacità di portare il lettore dove non era mai stato. In definitiva la Longanesi è fatta di novità, libera di cercare in tutto il mondo e in tutti gli ambiti, per un lettore soprattutto curioso. E anche negli ultimi anni non ha cessato di pubblicare autori di tutti i continenti”.

Secondo l’opinione di Giuseppe Strazzeri, direttore editoriale della casa editrice,

“questo anniversario, come tutto ciò che è targato Longanesi, più che di rievocazione ha per noi il senso preciso di un rilancio nel futuro. Curiosamente, oggi Leo Longanesi vive una seconda giovinezza grazie a Internet e ai social network, realtà che ovviamente non poté conoscere, ma di cui sono certo Longanesi sarebbe stato tanto un appassionato utente quanto un fervido fustigatore. Per questa ragione è nostra intenzione procedere nel corso di quest’anno alla ripubblicazione in ebook dei suoi titoli più noti. A partire da Ci salveranno le vecchie zie? (giugno 2016), per poi passare a Parliamo dell’elefante (luglio 2016), In piedi e seduti (settembre 2016), Una vita (ottobre 2016) e Fa lo stesso (novembre 2016) ”.

Questa antologia dunque, consegna ai lettori che già conoscono l’uomo che seppe mettere in evidenza i difetti e i luoghi comuni del Paese, e alle giovani generazioni che vorranno conoscere chi denunciò la decadenza della classe politica ante litteram, il ritratto vivido di uno dei maggiori intellettuali del Novecento italiano, quel Longanesi che, a detta del Presidente della casa editrice Ferruccio de Bortoli, è necessario conoscere per poter

“restare scomodamente liberi”.

“Il mio Leo Longanesi” sarà presentato al XXIX Salone Internazionale del Libro di Torino (12-16 maggio 2016) domenica 15 maggio alle ore 15.00 nella Sala Blu. Assieme al curatore Pietrangelo Buttafuoco saranno presenti Ferruccio de Bortoli e Francesco Merlo.