L’abito non fa il monaco: così recita un vecchio adagio. Ma, a quanto pare, fa il lettore: sembra pensarlo la stilista e disegnatrice Sylvie Facon.
Nel suo atelier ad Arras, nell’Alta Francia, propone un’intera collezione di ispirazione letteraria e dal gusto unico: capi pensati per risvegliare l’immaginario, evocando atmosfere fiabesche.
Gli abiti-libro convivono con quelli influenzati dall’arte di Gustav Klimt e dei pittori della corrente Pre-Raffaelita o direttamente ispirati all’architettura della città e alla natura del luogo, con tanto di riproduzioni floreali.
Vengono pensati per cerimonie o occasioni speciali. E, se non sembrano di facile gestione nella vita quotidiana, di sicuro sono tutti da ammirare.
Il ritratto e le poesie di Verlaine
Non a caso Sylvie Facon sul suo sito internet si definisce Dream dress designer (in italiano si traduce come: disegnatrice di abiti da sogno) e dice:
Un vestito, come un libro, racconta una storia intimamente legata alla personalità di chi lo indossa.
Guidata da questa convinzione, sviluppa uno stile unico grazie ai molteplici talenti: pittura, ricamo e disegno tessile. Così nascono i classici, come il vestito ispirato a Paul Verlaine, con tanto di ritratto del poeta realizzato a china nera su organza e accompagnato dalla riproduzione delle opere. Una quindicina di testi scelti nell’ambito della sua vasta produzione, con un occhio di riguardo per i temi ricorrenti e per il legame con la cittadina di Arras dove il poeta ha vissuto.
I versi vengono riscritti su fogli di seta che compongono la gonna di un vestito unico, anche nei tempi di realizzazione: la sua creazione ha richiesto 220 ore di lavoro.
Gli abiti formati dai dorsi dei libri
Altri modelli sono decisamente più fantasiosi: intere pagine e fogli di carta piegati con cura e assemblati insieme compongono gonne fantasiose che ricordano grandi origami. Il risultato è un vero e proprio libro cucito attorno a una persona.
Altrove sono le coste dei volumi a creare il corpetto di un capo, simili ad un’ideale armatura con tanto di titoli originari in bella vista. I nomi delle creazioni? A tema, naturalmente.
Scrivere un nuovo capitolo della propria vita, Il contenitore e il contenuto riferito all’abito che propone poesie di alberi e foreste, Tout l’Univers dal nome dell’enciclopedia nota in Francia, Il nostro romanzo d’amore, Verlaine.
Attratta da vecchi libri senza valore, Sylvie Facon dà loro una seconda vita tramite una vasta gamma di tecniche.
La commistione di pelle, vecchia carta, tulle, rattan e pizzi fa il resto e costringe l’osservatore ad ammirare le sue creazioni trattenendo il fiato.
Il suo sito internet offre un’alternativa alla moda, dedicata a chi proprio non sa separarsi dalla passione per la lettura e vuole continuare a sognare anche nel mondo reale.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Gli abiti-libro realizzati dalla stilista francese Sylvie Facon
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