I tagli previsti su concorsi e Fit dovrebbero portare a un risparmio di circa 12 milioni di euro. Dagli allegati della Legge di Bilancio, infatti, risulta che sarà di circa 12 milioni di euro la cifra risparmiata grazie al profondo cambiamento nel sistema di reclutamento dei docenti che l’attuale governo sta cercando di far accadere.
Un risparmio non da poco che porterebbe anche ad avere nuovo percorso per l’accesso all’insegnamento, come da tempo si auspicano i futuri docenti.
Le modifiche dovrebbero avvenire tramite un articolo ad hoc, il numero 59 per l’esattezza, che andrà a modificare il Decreto 59 del 2017. I principali tagli previsti riguardano il percorso Fit, il concorso per iscritti di terza fascia d’istituto e il taglio degli scritti per chi si candida come insegnante di sostegno. Inoltre si è parlato anche di eliminazione della chiamata diretta. Tutto ciò porterebbe a un risparmio di 12 milioni di euro che già si prevede come investire.
Legge di Stabilità scuola: dove si taglia e dove si reinveste
Come già anticipato, le idee su dove fare tagli nel campo dell’istruzione sono precise per questo governo. Il profondo cambiamento in atto nel sistema di reclutamento dei docenti tramite concorsi prevede il taglio del concorso per iscritti in terza fascia d’istituto e il taglio delle prove scritte per chi sceglie di affrontare il concorso per il sostegno. Nel caso dei concorsi di sostegno, la bozza della Legge di Bilancio specifica come non ci saranno idonei, quindi la graduatoria che verrà stilata a fine concorso sarà composta da un numero di soggetti pari al numero massimo di posti messi a disposizione per il concorso. Queste graduatorie avranno valenza biennale.
Un altro grandissimo cambiamento riguarda il percorso Fit, che verrà portato dagli attuali tre anni a un anno. Il percorso di abilitazione di tre anni previsto dalla riforma Renzi verrà quindi sostituito, dopo la vittoria del concorso, con un anno di prova e formazione come supplente. Una volta passato l’anno di prova, si verrà assunti come docenti di ruolo nella stessa scuola in cui si è svolto l’anno di prova. Sarà prevista la possibilità di ripetere l’anno di prova. Solo e soltanto dopo cinque anni di esercizio della professione nella stessa scuola (compreso quello di prova) sarà data ai docenti la possibilità di chiedere il trasferimento in un altro istituto.
Altra grossa novità che farà risparmiare soldi sarà l’eliminazione della chiamata diretta, insieme agli ambiti territoriali. Non sarà più possibile per i dirigenti scolastici, quindi, avere la scelta su chi chiamare a lavoro; dovranno attingere direttamente dalle graduatorie.
Ma dove andranno questi 12 milioni tolti ai procedimenti di reclutamento dei professori?
La quota risparmiata a decorrere del 2019 concorrerà al miglioramento dei saldi della manovra di finanza pubblica e la quota rimanente verrà iscritta nel fondo di cui all’articolo 1, comma 202, della legge n. 107 del 2015.
Si prevede che i soldi risparmiati finiranno nel “fondo per il miglioramento e la valorizzazione dell’istruzione scolastica”, istituito dalla 107, a partire dal 2021 fino al 2027.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Con l’addio al Fit si risparmiano 12 milioni: le novità in Legge di Bilancio
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