Addio a Giampaolo Pansa, noto scrittore e giornalista, che si è spento all’età di 84 anni. Nato a Casale Monferrato, aveva conseguito la laurea in Scienze Politiche con il massimo dei voti presso l’Università di Torino e con la sua tesi ottenne il Premio Einaudi. La tesi di laurea fu poi pubblicata da Laterza nel 1967.
Iniziò la carriera giornalistica nel 1961 quando entrò nel giornale La Stampa. Da questo momento collaborò con tantissimi giornali e settimanali, diventando poi una figura di spicco nel gruppo editoriale L’Espresso. Divenne una delle firme di spicco di Repubblica e dal 1977 al 1991 fu inviato speciale per questo quotidiano di cui poi l’anno successivo divenne vicedirettore. Lasciò il gruppo editoriale solo nel 2008 trovandosi in opposizione con la linea editoriale adottata.
Oltre che nel giornalismo si è impegnato anche come scrittore pubblicando tanti libri e volumi per differenti case editrici nel corso della sua carriera. Il tema che maggiormente ha approfondito è la Resistenza italiana, che fu oggetto della sua attenzione da subito e fu anche la tematica della sua tesi di laurea.
Nel 2005 venne dato alle stampe il suo libro più discusso Il sangue dei vinti che fu al centro di grande polemica. Pansa venne difatti accusato di aver infangato il nome dei partigiani e fu tacciato di essere un revisionista. Lo scrittore respinse sempre le accuse che gli venivano da una frangia estremista della sinistra e venne anche difeso dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Addio a Giampaolo Pansa: lo scrittore e giornalista è morto
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