Addio a Gigi Riva, un mito del calcio nazionale per sempre immortalato di spalle in quella foto sgranata in bianco e nero degli anni Settanta che ne ha catturato l’attimo di eterna gloria consegnandolo ai posteri per una memoria imperitura. La sua leggendaria rovesciata allo stadio Menti, nella partita di semifinale contro la Germania, è diventata una delle immagini più iconiche del calcio italiano. Quattro mesi dopo il Cagliari avrebbe vinto lo storico Scudetto.
La vita di Gigi Riva, il “rombo di tuono” del calcio
Maglia numero 11, Riva viene catturato dal flash in volata, una gamba tesa verso l’alto colpisce la palla lanciandola in rete - questo, però, è ciò che nello scatto non si vede perché accade subito dopo, nel momento successivo. Vediamo la sua schiena, i suoi capelli neri, il corpo teso in una posizione innaturale che per una frazione di secondo si distacca da terra. Quella foto è un pezzo di storia dello sport, di certo non inferiore a capolavori dell’arte classica come Il discobolo di Mirone: se volete capire cos’è lo sport dovete guardare quell’immagine, proprio come ne Il discobolo viene colto l’esatto momento in cui l’atleta raccoglie l’energia e si prepara allo slancio finale che gli farà compiere l’impresa. Quello scatto conserva un sentimento antico, capace di riempirci gli occhi di stupore e ammirazione, ci restituisce la gloria dei gladiatori che si battevano nelle arene e il coraggio splendente sulle armature dei soldati che si preparavano alla battaglia.
Lo chiamavano “Rombo di tuono”, così lo soprannominò il grande Gianni Brera per la potenza fulminea del tiro. Gigi Riva è stato uno dei grandi del calcio e, come tutti i “Grandi”, la sua è una storia di riscatto e liberazione che ci parla anche di un’Italia ormai sbiadita, in bianco e nero, che risorgeva dalle proprie macerie e si inventava un futuro dopo la guerra.
Negli anni Cinquanta Gigi era un bambino che tirava i calci ai barattoli per strada, spesso a piedi nudi perché non aveva scarpe. Il calcio era una delle passioni di suo padre Ugo, che amava radunarsi nella piazzetta e parlare di sport, soprattutto di ciclismo. Fu per amore di quel padre perso troppo presto - Ugo ebbe un drammatico incidente sul lavoro quando Gigi aveva appena nove anni - che il futuro “rombo di tuono” entrò in una squadretta locale chiamata “Piccolo Brasile”. Poi vennero i primi tornei estivi sulle rive del Lago Maggiore, dove era nato e dove per la prima volta si mise in mostra rivelando il prodigio del suo piede sinistro che inanellava un gol dopo l’altro. Lo notarono presto e lo riscattarono dalle difficili condizioni economiche familiari e da una vita che non gli aveva risparmiato sofferenze, tra cui la perdita precoce di entrambi i genitori. In seguito la Sardegna avrebbe adottato quel ragazzino venuto da Leggiuno, magro come un chiodo e con l’animo ferito. Anche se lui inizialmente in Sardegna non ci voleva proprio andare; fu la sorella Fausta a convincerlo. Iniziava così l’ascesa di Gigi Riva nel calcio ufficiale, il suo mitico piede sinistro avrebbe continuato a gettare la palla in rete, non si sarebbe più fermato.
35 gol in 42 partite, un record rimasto tuttora imbattuto.
Tra sogno e realtà si snoda una vicenda, umana e sportiva, incalzante e appassionata che merita di essere tramandata di generazione in generazione perché conserva intatto il fascino delle leggende e dei poemi omerici. Gli eroi contemporanei hanno volti nuovi, non sguainano la spada ma si lanciano in volo per fare un gol impossibile e imprevedibilmente ci riescono, proprio come “Rombo di tuono”.
Scopriamo 5 libri che raccontano la storia del campione Gigi Riva.
1. Mi chiamavano rombo di tuono
Edito da Rizzoli nel 2022, Mi chiamavano rombo di tuono è l’autobiografia della leggenda del calcio scritta dallo stesso Riva con il giornalista Gigi Garanzini. In queste pagine Riva ripercorre la sua storia, dall’infanzia nell’Italia impoverita del Dopoguerra all’entrata nell’Olimpo del calcio.
L’istinto per i gol, la cavalcata del Cagliari verso lo Scudetto, il Mondiale con Pelè, una storia epica raccontata direttamente dalla voce del campione.
Mi chiamavano Rombo di tuono
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2. Cuori rossoblù. La leggenda di Gigi Riva e lo scudetto impossibile del Cagliari
Edito da Solferino nel 2020, in queste pagine Luca Telese narra l’avventura calcistica di Gigi Riva, ma soprattutto la storia di una squadra composta da “figli della guerra” che avrebbe conquistato una vittoria contro ogni pronostico. La vicenda umana di Riva si mescola a quella dei suoi sedici compagni di squadra, capitanati da un allenatore, Manlio Scopigno, detto “il filosofo”.
Il giornalista e conduttore Luca Telese in queste pagine fa parlare direttamente i protagonisti di quell’avventura attraverso interviste esclusive. Rivive così l’atmosfera magica di un’epoca irripetibile. Come scrisse Gianni Brera: “per la prima volta la Sardegna entrava in Italia”.
Cuori rossoblù. La leggenda di Gigi Riva e lo scudetto impossibile del Cagliari
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3. I giorni di Gigi Riva. Una storia da raccontare
Tutta la sua storia è racchiusa nel suo nome: Gigi Riva. In questo libro edito nel 2012 da Aipsa, corredato da immagini d’epoca, rivive il mito di “Rombo di Tuono”, la sua avventura umana e sportiva dal Cagliari alla nazionale. Il tutto è narrato con passione e coinvolgimento da Paolo Gabriele, che non dimentica di essere stato un ragazzino rapito e folgorato dall’immagine di un calciatore-eroe.
I giorni di Gigi Riva
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4. Gigi Riva. Rombo di tuono
In queste pagine Davide Piras ripercorre la leggenda di Gigi Riva, la storia di successi e sacrifici di un campione che condusse il “piccolo” Cagliari a spezzare l’egemonia calcistica del Nord.
Il talento nel calcio di Gigi Riva è anche una bella storia di rivincita sulla vita: un ragazzino che calciava barattoli per strada diventa uno dei più grandi campioni della storia del calcio nazionale.
Gigi Riva. Rombo di tuono
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5. Il sogno di Achille. Il romanzo di Gigi Riva
Edito da Chiarelettere nel 2020, Il sogno di Achille. Il romanzo di Gigi Riva scritto da Carlo Vulpio ripercorre la storia del campione narrandone le sfide sportive, ma soprattutto quelle umane.
La storia di Riva non è diversa da un poema omerico, l’eterna storia di gloria e tragedie che affascina l’umanità sin dall’inizio dei tempi. Questo libro fu pubblicato nel 2020 in occasione del 50esimo anniversario dello Scudetto del Cagliari.
Il sogno di Achille. Il romanzo di Gigi Riva
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Oggi il Cagliari dal cuore rossoblù ricorda il suo campione, che negli ultimi anni era diventato anche presidente onorario della squadra. L’ultimo messaggio che era stato recapitato a “Rombo di Tuono”, ricoverato in ospedale nella sera di domenica in seguito a un malore, era “Siamo con te, forza Gigi” accompagnato dall’emoticon di due cuori. Il cuore rossoblù batteva insieme a quello del “suo” numero undici in un binomio indissolubile, finché quest’ultimo purtroppo non si è fermato. Ma la leggenda continua a vivere.
Recensione del libro
Il sogno di Achille. Il romanzo di Gigi Riva
di Carlo Vulpio
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Addio a Gigi Riva: 5 libri per ricordare il campione del calcio
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