È morto Harold Bloom: aveva ormai 89 anni ed era tra i critici letterari più apprezzati, ma anche più discussi negli Stati Uniti. Diventato famoso al grande pubblico con il suo "The Western Canon" pubblicato nel 1994 in cui poneva il problema tra l’eredità dei classici e la nascita di nuovi canoni.
Nato a New York nel 1930, studiò letteratura ebraica e fu educato dalla famiglia come un ebreo ortodosso, imparò l’inglese a 6 anni, dal momento che in famiglia si parlava yiddish.
Dagli anni ’70 Bloom divenne un accusatore del sistema accademico americano e così nel 1976 abbandona il Dipartimento di Inglese a Yale, una reazione che ebbe come protesta alle controculture che si stavano pian piano espandendo. Nella visione di Bloom gli -ismi (marxismo, femminismo, neostoricismo e via dicendo) sono riusciti a distruggere ogni criterio di valutazione, portando sullo stesso piano i fumetti e i sonetti.
Si arriva così al 1994 quando pubblica il suo The Western Canon: The Books and the Schools of the Ages il Canone Occidentale, una lista di 26 poeti e scrittori, in cui vi erano moltissimi autori italiani del XX secolo, su cui la civiltà dell’Occidente ha fondato la sua cultura.
Bloom è ricordato non solo per la sua pubblicazione, ma anche e soprattutto per le sue strenue critiche: quando Doris Lessing vinse il Nobel si scagliò contro la scrittrice affermando che aveva scritto solo un libro decente in 40 anni di carriera e che si era poi spostata sulla fantascienza femminista per ottenere consenso. A Dario Fo non andò meglio e quando vinse il Nobel Bloom lo definì ridicolo, parere simile riservò anche a Toni Morrison che non sarebbe stata degna del premio.
Altra pubblicazione simile al Canone risale al 2015 quando in America viene dato alle stampe The Deamon Knows: Literary Greatness and the American Sublime. Il testo propone 12 autori statunitensi che "lo sforzo incessante di trascendere l’uomo senza rinunciare all’umanesimo".
Negli ultimi anni, sebbene fosse anziano e malato, pubblica 5 monografie dedicate a grandi personalità del passato e nella primavera del 2019 è stata pubblicata anche la sua autobiografia.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Addio a Harold Bloom, scrittore e critico letterario americano
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