Luigi Spagnol è morto ieri, 14 giugno, all’età di 59 anni. Il suo innato fiuto per i bestseller ha fatto in modo che l’editore anticipasse le aspettative dei lettori portando in Italia alcuni successi mondiali, come la saga di Harry Potter o i romanzi Margaret Atwood, o ancora pubblicando alcuni saggi e manuali amati dal pubblico (Benedetta Parodi, Marie Kondo e Valter Longo in primis).
A ricordarlo commossi i colleghi del gruppo GeMS, di cui Spagnol era vicepresidente, e l’intero mondo editoriale italiano.
Luigi Spagnol: la carriera editoriale
"Luigi era una persona di sostanza, non badava agli onori. Ora però voglio che sia chiaro a tutti chi è scomparso. È scomparsa la persona che con i suoi successi editoriali ha dimostrato più volte negli ultimi trent’anni di sapere meglio di chiunque altro che cosa è un libro, cosa può fare un libro per i lettori e fino a dove può arrivare. Vorrei tentare di spiegarlo con le sue parole: "I libri sono scritti da persone, letti da persone, venduti da persone, e parlano di persone. È dunque fondamentale che siano anche pubblicati da persone, libere di seguire le proprie idee, le proprie strategie e le proprie passioni".
Con queste parole Stefano Mauri, presidente e amministratore delegato del gruppo GeMS ricorda Luigi Spagnol, il "fratello sul lavoro" con cui ha condiviso trent’anni di storia editoriale italiana. E anche di successi, grazie al fiuto da bestseller di Spagnol, sempre pronto a spaziare ecletticamente tra i generi e ad anticipare le attese del pubblico: è stato il primo a portare in Italia la saga di Harry Potter, Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepúlveda, Margaret Atwood, ma anche l’editore di saggi e manuali di successo come Cotto e mangiato di Benedetta Parodi, i libri di Marie Kondo e di Valter Longo.
La sua carriera è iniziata da Longanesi, proseguita con Salani e Ponte alle Grazie (con cui ha pubblicato Philippe Claudel, Karl Ove Knausgård, David Mamet, Simone de Beauvoir), fino a sfociare nel Gruppo editoriale Mauri Spagnol, che oggi conta 10 case editrici e 18 marchi editoriali.
Un acume editoriale ereditato in parte dal padre Mario Spagnol e accostato ad altre passioni, come la cucina, la musica classica e l’opera, il pianoforte, la pittura e la traduzione. Poliedrico e creativo, Spagnol ha anche illustrato delle copertine Salani e tradotto alcuni titoli di indubbio successo, tra cui Harry Potter e la maledizione dell’erede e Le fiabe di Beda il Bardo, l’amatissimo Winnie Puh di A.A. Milne, Io, la giraffa e il pellicano di Roald Dahl.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Addio a Luigi Spagnol: aveva portato in Italia Harry Potter
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