Uno dei più celebri registi del teatro europeo ci ha detto addio: all’età di 81 anni, sabato 21 febbraio 2015 Luca Ronconi ha salutato per l’ultima volta il suo pubblico costituito da tanti ammiratori ed estimatori. E’ stato maestro di tanti attori, ideatore di magnifici spettacoli teatrali di questi anni, dall’"Orlando Furioso" a "Gli ultimi giorni dell’umanità", dal "Candelaio" di Giordano Bruno a "Quel che sapeva Maisie" di Henry James, da "Infinities" di John David Barrow a "Prometeo incatenato" di Eschilo, da "Le Baccanti" di Euripide a "Le rane" di Aristofane, da "Professor Bernhardi" di Arthur Schnitzler a "Il ventaglio" di Goldoni fino all’ultimo e sempre applaudito "Lehman Trilogy" in scena tuttora al Piccolo Teatro.
Chi era Luca Ronconi - Nato in Tunisia l’8 marzo 1933, Ronconi ha studiato in Italia, presso l’Accademia d’Arte drammatica di Roma. Ha esordito prima in teatro come attore e poi, dal 1965, ha iniziato egli stesso a dirigere opere teatrali. Lo spettacolo che gli darà fama internazionale è l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, cui fanno seguito altre rappresentazioni importanti. Dal 1975 al 1977 ha anche ricoperto la carica di Direttore della Sezione Teatro alla Biennale di Venezia. Dal 1989 al 1994 è nominato direttore del Teatro Stabile di Torino e nel 1992 ha fondato una scuola di teatro poi diretta da Mauro Avogadro. E’ stato anche direttore del Teatro di Roma nel 1994: qui ha messo in scena spettacoli come "Aminta", "Re Lear", "Il lutto si addice ad Elettra" e "Questa sera si recita a soggetto".
Dal 1998 al 2004 è stato direttore artistico del Piccolo Teatro di Milano, diventando in seguito consulente artistico. Lo ricordiamo anche come regista lirico di opere assai importanti dirette da maestri di prestigio quali Claudio Abbado e Riccardo Muti.
I libri di Luca Ronconi - Tra i suoi libri ricordiamo: “Inventare l’opera. L’Orfeo, Il viaggio a Reims, Aida: tre opere d’occasione alla Scala” (Ubulibri), “Progetto domani”(Ubulibri) che tratta del piano di lavoro teatrale torinese svoltosi nel 2006, durante il quale sessantotto attori, divisi in cinque compagnie, sono stati diretti da Luca Ronconi nella messa in scena di cinque testi: due propriamente teatrali, il classico "Troilo e Cressida" di William Shakespeare e il contemporaneo "Atti di guerra: una trilogia" di Edward Bond, a cui sono stati accostati "Il silenzio dei comunisti", uno scambio di scritti tra Vittorio Foa, Miriam Mafai e Alfredo Reichlin pubblicato da Einaudi, e due testi creati per l’occasione: "Lo specchio del diavolo" di Giorgio Ruffolo e "Biblioetica. Un dizionario" di Gilberto Corbellini, Pino Donghi e Armando Massarenti. Un libro davvero singolare ma assai utile per capire il mondo del teatro.
Ecco poi “L’Orlando furioso” (BUR, Biblioteca universale Rizzoli) scritto insieme a Edoardo Sanguineti e corredato da due DVD e “Teatro della conoscenza”(Laterza) scritto a quattro mani da Luca Ronconi e Gianfranco Capitta. E’ questo il saggio in cui il grande regista racconta più ampiamente della propria vita nel mondo del teatro.
I suoi libri sono opere di valore così come i tanti spettacoli del grande regista che lascerà un vuoto incolmabile nel mondo dello spettacolo e della cultura che gli ha reso, negli anni tanti omaggi, comprese lauree honoris causa. Molti attori lo ricorderanno oggi 22 febbraio in teatro. Un grande Maestro ci ha lasciati, la sua assenza sarà palpabile ma a lui, da parte del pubblico, va un sentito “Grazie”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Addio a Luca Ronconi, grande regista teatrale. Ecco i suoi libri
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