Presentato nei giorni scorsi, nella prestigiosa sede della Fondazione Sicilia a Palazzo Branciforte, l’ultimo lavoro di Fabio Sgroi titolato Attraverso Palermo, opera di un eccellente fotografo che pone in essere un racconto della sua città per incisive e suggestive immagini che restano nella memoria. Si tratta di un volume di indubbio valore, edito dalla Treccani che offre numerosissimi spunti per approfondire tanti aspetti del capoluogo in terra di Sicilia.
Alla presentazione sono intervenuti la presidente di Fondazione Sicilia, Maria Concetta Di Natale, il vicepresidente di Treccani, Giovanni Puglisi, Fabio Sgroi, Valentina Bruschi, Claire Fontaine e Antonio Sellerio.
Spiccano tra le tante, in numero totale di 250, le foto del Trionfo della Morte prima a Palazzo Sclafani ora custodito alla Galleria Regionale d’Arte di Palazzo Abatellis. Si apprezza l’opera nei suoi minimi particolari, come nei gioielli che hanno consentito uno studio particolareggiato sulla gioielleria siciliana del Quattrocento del tutto misconosciuta. Ed ancora i gessi del Serpotta e i tanti e prestigiosi monumenti anche quelli poco noti che vanno valorizzati.
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Attraverso Palermo è un volume da scoprire e non sfogliare velocemente, per meglio apprezzare e conoscere Storia e Arte siciliana nella realtà di una fotografia, di uno scatto di un ottimo fotografo. Un libro edito da una casa editrice che non necessita di presentazioni quali l’Istituto dell’Enciclopedia italiana.
Merita indubbia attenzione l’impegno con cui Sgroi ha fotografato la Palermo di tutti i giorni, il vissuto di ciascuno che stimola l’interesse verso una città poco conosciuta spesso rappresentata solo da immagini stereotipate.
Un bianco e nero che è il simbolo del contrasto che regna in questa terra e sono foto istantanee, quelle dell’ immediatezza dell’attimo fotografato, quelle più vere ed autentiche. Vi sono nel chiaroscuro, nel contrasto, zone di luce e di ombra, amore e odio, vita e morte, eros e thanatos, di una città senza tempo.
Sono foto, quelle di Sgroi, prese dal suo archivio vastissimo, cui ha aggiunto alcune sue più recenti, che fanno parte di una serie dedicata alle grandi città ed ai grandi fotografi. Il primo volume è stato dedicato a Roma, con le foto a colori di Massimo Listri, con interni straordinari della città barocca ma la Treccani con una scelta coraggiosa ha mutato completamente registro. Si è passato al bianco e nero di una città come Palermo, piena di vita anche se non mancano gli interni di palazzi barocchi. Come l’autore ha tenuto a puntualizzare, non si tratta di una retrospettiva del suo lavoro essendo presenti anche ultimi scatti di una Palermo che è stata Capitale della Cultura nel 2018. Immagini di edifici pubblici ma anche privati grazie a coloro che hanno aperte le porte della loro casa dando la possibilità di effettuare scatti che arricchiscono ancor più il volume.
Ma non si è voluto fare solamente una narrazione per immagini, si è voluto aggiungere, come è costume della collana di Treccani, dei contributi di autori che hanno raccontato la molteplicità degli aspetti della città. E questo a partire dal paesaggio in trasformazione di cui ha scritto il prof. Barbera, alla città delle suggestioni cinematografiche di cui ha scritto la regista Costanza Quattriglio.
Centinaia di immagini nel volume, realizzate da Fabio Sgroi quasi per caso, da parte di chi, come lui, ha l’ossessione di ritrarre la sua città, cercando di coglierne l’essenza più segreta, con uno scatto che esprima al meglio il suo sentire.
Ma vi sono anche gli scatti del Padrino parte III nel 1989, quando l’autore era una comparsa e non poteva di norma tenere una fotocamera; e si continua con immagini “rubate” da “Mery per sempre” di Marco Risi e di “Cinico TV” di Ciprì e Maresco.
Vi è anche la Palermo letteraria, raccontata da Nadia Terranova e poi quella del giornalista Fabrizio Lentini che durante la II guerra di Mafia, appena ventenne ha lavorato con Fabio Sgroi nell’agenzia di Letizia Battaglia.
In conclusione vi è un testo di Claire Fontaine ove si racconta di artisti contemporanei coordinati da Valentina Bruschi che raccontano la Palermo dal punti di vista dell’arte contemporanea; artisti che hanno lasciato la capitale dell’arte contemporanea come Parigi per trasferirsi a Palermo nel 2017.
Fabio è un fotografo tra i più apprezzati della sua generazione che porta avanti l’eredità di illustri predecessori come Enzo Sellerio, Melo Minnella e Letizia Battaglia nella cui agenzia fotografica si incontravano tutti grandi fotografi come Ferdinando Scianna, Santi Caleca, Josef Koudelka.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Attraverso Palermo”: il nuovo libro fotografico di Fabio Sgroi in libreria con Treccani
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