No, purtroppo questo non è un barbatrucco: Talus Taylor, che insieme alla moglie inventò la famiglia più tenera del mondo di storie e fumetti tanto amati dai bambini, i Barbapapà, ci ha lasciati. I personaggi, nati casualmente solo in seguito alla frase pronunciata da un bambino e creati similmente alla forma del delizioso zucchero filato (in francese "barbe à papa"), costituiscono tuttora l’allegra famigliola composta, oltre che da Barbapapà, anche da Barbamamma e da sette piccoli Barbottini.
La serie fu pubblicata negli anni Settanta prima in Francia ma ebbe grande diffusione presto e ovunque. Tradotta in trenta lingue, in Italia è edita ora da Piemme, da Nord-Sud e anche da Mondadori che hanno riunito in “raccolte” le innumerevoli avventure della simpatica famigliola.
Ecco quindi fra i titoli più conosciuti anche dai piccolissimi lettori “La famiglia Barbapapà”, “Il teatro dei Barbapapà”, “La casa dei Barbapapà”, racconto in cui i protagonisti, stanchi della loro abitazione ormai troppo piccola, decidono di costruirne una nuova con tante stanze e un bellissimo giardino.
Nel 2014 sono state pubblicate ancora innumerevoli avventure tra cui “Barbapapà. La fattoria” (Nord – Sud) in cui i Barbottini si recano al mercato del villaggio ed acquistano animali da cortile: un coniglio, una gallina, due oche…; “Barbapapà. La cucina” (Nord – Sud), “Barbapapà. La barca” e “Barbapapà. Il mare” in cui Barbabella sogna una collana di perle vere e, allora, Barbapapà propone che sia la stessa famiglia a procurarle.
Le ultime pubblicazioni, quelle dell’anno in corso, sempre della casa editrice Nord – Sud parlano di mestieri e portano il titolo di “Barbapapà. Il maniscalco”, “Barbapapà. Il carpentiere ed altri ancora.
Talus Taylor ci ha lasciati ma i suoi personaggi resteranno vivi in televisione, nei libri e faranno la gioia di tanti piccoli lettori. Le parole pronunciate anni addietro, insieme alla moglie, dall’autore scomparso pochi giorni fa sono più che mai significative:
“Siamo riusciti a toccare il cuore dei bambini negli anni ’70 e poi negli ’80, ora quei bimbi sono genitori e con i loro figli continuano a seguirci. Abbiamo grande senso di responsabilità nei loro confronti. Barbapapà comunica infatti un senso della famiglia che tranne l’eccezione dei Simpsons non è mai comparso nei cartoni animati”.
Quindi, un saluto affettuoso a Talus Taylor che ci ha lasciato, ma un saluto con il sorriso perché lui, insieme alla moglie, ha tanto divertito ma ha anche inviato messaggi positivi attraverso i fumetti e i libri.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Addio a Talus Taylor, creatore dei Barbapapà
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