Quando abbiamo chiesto “al volo”, che cosa rappresentasse il cinema per Alfredo Baldi, lo storico del cinema ci ha risposto:
"La sua “domanda al volo” è in realtà una di quelle che, almeno per quanto riguarda me, mettono in gioco sessant’anni di vita, cioè tutta la mia vita lavorativa. Non è quindi facile risponderle. O meglio, quanto le ho detto ora è la vera risposta".
Ecco perché possiamo asserire che tutta l’esistenza di Alfredo Baldi è stata dedicata al cinema. Basta scorrere il suo curriculum vitae: Baldi è nato nel 1943 a Roma, dove vive, ha lavorato tra il 1968 e il 2007 al Centro Sperimentale di Cinematografia, dove ha diretto la Scuola Nazionale di Cinema, quindi la Cineteca Nazionale. È stato docente di Linguaggio cinematografico all’Università “La Sapienza” di Roma. Affermato storico del cinema e critico con una brillante carriera nel mondo delle produzioni per il piccolo e il grande schermo, studioso di storia e di tecnica del cinema, marito di Milena Vukotic, straordinaria attrice italiana, dallo stile unico, Baldi è anche autore e curatore di numerose pubblicazioni e di un centinaio di saggi, in particolare sul cinema italiano degli anni ’30 e ’40, sulla censura cinematografica in Italia e sulla storia del Centro Sperimentale. A dimostrazione di ciò, l’anno scorso, ante emergenza pandemia da Covid-19, ha curato a Roma presso il Teatro dei Dioscuri al Quirinale una mostra dedicata alla Cineteca Nazionale, la più importante del Paese e una delle più antiche e importanti del mondo, parte integrante del Centro Sperimentale di Cinematografia, che ha compiuto 70 anni.
Cinema, teatro e musica: è innegabile che è la cultura la più colpita dall’emergenza Coronavirus. Non c’è niente di più triste che vedere un teatro vuoto, una sala da concerto avara di musica e un cinema con le porte chiuse, nessuna locandina esposta. Lo spettacolo in generale e il cinema in particolare sono in crisi profonda, perché sono molte le maestranze che lavorano nell’indotto. Quando le sale cinematografiche hanno riaperto alla fine dell’estate fino alla fine di ottobre, i gestori hanno dovuto lottare contro la diffidenza e la paura del pubblico, nonostante fossero state predisposte le opportune precauzioni.
L’anno vecchio è finito ormai, un nuovo anno sta per nascere, non resta altro che augurarsi che nel 2021 la pandemia sia solo un brutto ricordo. Quando ci sederemo in una comoda poltrona avvolti nel buio di una sala cinematografica, semmai vedendo il nuovo film di Carlo Verdone Si vive una volta sola, rimandato a data da destinarsi dallo scorso febbraio, la cui uscita è prevista per marzo 2021, salvo imprevisti, vorrà dire che avremo intravisto la luce alla fine del tunnel.
La famiglia Baldi con Alfredo, come afferma Carlo Verdone, “abitava all’interno nove, mezza scala sopra la mia”, nel palazzo sito presso Lungotevere dei Vallati 2, protagonista del volume biografico del regista e attore La casa sopra i portici (Bompiani 2012), libro considerato da Verdone come “il suo film più importante”. Alfredo Baldi amico storico di Carlo Verdone, con gli ultimi due testi pubblicati dimostra ancora una volta la grande passione per la settima arte.
I due volumi in questione sono:
- 70 anni della Cineteca Nazionale dal Centro Sperimentale di Cinematografia 1949 - 2019 (Rubbettino 2019, Prefazione di Felice Laudadio, 240 pagine), catalogo dell’omonima mostra;
- La scuola italiana del cinema. Il Centro Sperimentale di Cinematografia dalla storia alla cronaca (1930 - 2017) (Rubbettino 2018, 224 pagine).
70 anni della Cineteca Nazionale dal Centro Sperimentale di Cinematografia 1949 - 2019
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La Cineteca Nazionale di Roma, una delle più antiche e prestigiose del mondo è “un immenso mare culturale nel quale naufragare è dolce”, scrive nella prefazione del volume il regista Felice Laudadio. Se da un lato il compito della Cineteca è quello della conservazione e della tutela del patrimonio cinematografico e audiovisuale, dall’altro la sua attività più nota è il restauro dei film, ovvero il recupero dei film del proprio archivio da restituire a nuova vita. Attività indispensabile ma costosa, intesa a salvare dalla distruzione fisica dovuta all’incuria e allo scorrere del tempo, film che andrebbero altrimenti perduti. Pensiamo al danno soprattutto per le giovani generazioni. Un’opera encomiabile, quindi, quella della Cineteca.
Questo volume traccia la storia di settant’anni di vita della Cineteca, affrontando la ragion d’essere di una cineteca di Stato e la sua alta missione: proteggere, conservare, restaurare, diffondere.
Alfredo Baldi non aveva ancora 25 anni quando entrò per la prima volta all’interno della Cineteca Nazionale di Roma. Erano i primi di luglio del 1968, quando il Direttore Leonardo Fioravanti chiese al giovane Alfredo in quale ufficio preferisse lavorare, se in amministrazione, dal momento che Baldi stava per laurearsi in Economia e Commercio, o in Cineteca. Opportunamente istruito il giorno precedente da Mario Verdone, che era allora il vicedirettore, Alfredo rispose “Cineteca”. E così si compì il suo destino.
La scuola italiana del cinema. Il Centro Sperimentale di Cinematografia dalla storia alla cronaca (1930 - 2017)
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Il Centro sperimentale di cinematografia (CSC) è una fondazione che opera attraverso due principali settori: la Scuola nazionale di cinema e la Cineteca Nazionale. La Scuola, oltre alla sede centrale di Roma, ha altre quattro sedi a: Torino, con l’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa a Ivrea; Milano, per il corso di pubblicità; L’Aquila, per il corso di reportage audiovisivo; e Palermo per la sede siciliana, con il corso di documentario.
Lunga e complessa è la storia del CSC, attualmente diretto da Felice Laudadio. Centro sorto negli Anni Trenta del XX Secolo per volontà del fascismo, depredato dai nazisti durante la II Guerra Mondiale, ha vissuto gli anni del dopoguerra e del boom economico, è stato protagonista della stagione sessantottina, condividendo tutte le crisi e tutte le rinascite del cinema e della società italiana. Giunti nel Terzo Millennio, il CSC accompagna la trasformazione del cinema circondato da nuovi media e da nuove tecniche.
Alfredo Baldi, dal 1968 a oggi, è stato protagonista e testimone di tutto ciò che avveniva dentro e intorno al Centro Sperimentale. dovei ha avuto numerosi incarichi, ha diretto sia la Scuola Nazionale di Cinema sia la Cineteca Nazionale e lui solo poteva racchiudere gli eventi del Centro in un volume, che è materia di studio per i giovani cineasti di domani, e documentazione preziosa per tutti coloro, studiosi, docenti, appassionati, cinefili, come chi scrive, che vogliono conoscere una storia iniziata 90 anni fa, e che speriamo non debba finire mai.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Alfredo Baldi e il cinema: due libri per approfondire la sua passione
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