Andrea Mucciolo, scrittore e webmaster, è nato a Roma l’11 luglio 1978. E’ l’autore di un noto sito per aspiranti scrittori (http://www.galassiaarte.it/). Dal 2004 ha collaborato con diverse case editrici come promotore editoriale, lettore e correttore di bozze. Dopo aver esordito con racconti pubblicati sulla rivista "Inchiostro", ha pubblicato con Eremon Edizioni sia un romanzo, “Divieto d’uscita” (2006) che un manuale per aspiranti scrittori "Come diventare scrittori" oggi (2009).
- Dalla tua esperienza di scrittore e la conoscenza del web è nata l’idea di un sito per aspiranti scrittori. L’avventura online si è poi concretizzata nel libro "Come diventare scrittori oggi". Raccontaci come è nato e da dove vengono i tuoi consigli.
Come tante altre cose che mi sono accadute nella vita, anche questo libro nasce, in un certo senso, dal "Caso". Tutto è iniziato dal mio portale Galassia Arte: è lì che ho iniziato a dispensare alcuni consigli per gli aspiranti scrittori, percependo fin da subito un riscontro positivo da parte degli utenti del portale. Precedentemente, c’era stato l’incontro con l’editore della Eremon Edizioni, Emanuele Zampetti. Quindi, il progetto è in pratica nato quasi spontaneamente. Posso dire che la realizzazione editoriale di questo libro è stata molto semplice, non mi sono dovuto stremare alla ricerca di un editore. Al tempo stesso, però, è anche giusto ricordare che questo è stato tutto frutto del mio lavoro. E’ proprio con la Eremon Edizioni, che ho iniziato le mie attività di promotore editoriale e correttore di bozze. Con questo libro voglio chiarire, a beneficio di tutti gli aspiranti scrittori, cose sulle quali c’è molta confusione e, soprattutto, ipocrisia. Dirò la mia e ognuno sarà libero di contraddirmi.
- Quanto è difficile pubblicare oggi? Pensi che il problema dipenda dall’incapacità degli autori di capire "cosa" e "come" debbano scrivere per vedere il proprio libro pubblicato o dalla cecità degli editori nel non riconoscere testi validi, unita alla bassa predisposizione a investire su autori sconosciuti?
Sicuramente non la prima affermazione, ma la seconda e soprattutto la terza. Le difficoltà che incontra un aspirante scrittore sono legate al fatto di non essere conosciuto. Non ci sono ragioni particolari e misteriose. In Italia si pubblicano ogni anno decine di migliaia di libri senza contribuito da parte dell’autore. Non è difficile pubblicare un libro di per sé, lo è solo se si è perfetti sconosciuti. Ovviamente, mi riferisco alla pubblicazione senza contributo, in quanto ovviamente tutti possono pubblicare a pagamento.
Ripetere la classica frase fatta (abusata anche da parte del sottoscritto) che recita: “In Italia ci sono più scrittori che lettori”, appare quantomeno ridicolo, in quanto sono sotto gli occhi di tutti romanzi di grandi scrittori stranieri che vendono centinaia di migliaia di copie in pochi mesi. Quindi le difficoltà nella pubblicazione, sono da ricercare in un discorso puramente commerciale e non artistico.
- Secondo te, quali sono gli errori più comuni degli aspiranti scrittori e quali consigli utili troveranno nel libro per evitarli?
Quando lavoravo in redazione, leggevo molte mail di autori i quali proponevano il loro testo. Ti faccio solo un esempio, ma molto significativo:
- mandare opere con numerosi refusi;
- non inviare un proprio curriculum;
- non studiare il catalogo dell’editore;
- non indirizzare le opere a un responsabile ben preciso (come ad esempio un curatore di collana);
- ripetere le classiche frasi retoriche: “So che non ho scritto un capolavoro…” “Sognavo di fare lo scrittore fin da bambino…”.
Quando agli editori si presentano autori che commettono questi errori, i primi altro non fanno che cestinare il manoscritto.
- Pubblicare il primo libro con un grande editore (Mondadori, Feltrinelli, Einaudi, ecc.): una remota possibilità, un’utopia, una questione di fortuna o raccomandazione?
Se parlassi apertamente mi ritroverei con un miriade di denunce per diffamazione. La fortuna in questi casi è determinante, nel senso che bisogna avere la fortuna di conoscere qualcuno, di essere appunto raccomandati. Tentare non costa nulla, ma i fatti parlano chiaro. Pubblicare non deve diventare un giocare alla lotteria. I grandi editori hanno a disposizione autori famosi che portano loro vendite altissime, cosa se ne fanno di uno sconosciuto che potrà vendere al massimo qualche migliaio di copie?
http://www.galassiaarte.it/come_diventare_scrittori_oggi.html
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Andrea Mucciolo: Come diventare scrittori oggi?
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Approfondimenti su libri... e non solo Ti presento i miei... libri Scrivere un libro
Allora che c’è di tanto strampalato in un autore che crede in se stesso e vuole tentare con la pubblicazione a pagamento? Se la situazione è questa , se la fortuna va cercata, non può essere anche quello un modo per farsi conoscere e, chissà, magari farsi apprezzare, in primis dai lettori e poi dai colossi dell’editoria?
L’ipocrisia non sta anche nel criticare a priori le persone che provano a pubblicare con case che richiedono un contributo?
E’ pur vero che esistono case serissime che ti seguono davvero passo passo, ed altre che ti mollano come ricevono il bonifico: bisogna stare molto attenti!