A Bologna da settembre 2018 è nato un progetto davvero interessante: una biblioteca dedicata al grande semiologo, scrittore, filosofo, traduttore, accademico, bibliofilo e medievista Umberto Eco.
L’Università di Bologna ha infatti deciso di ricreare nella sua biblioteca un’ala interamente dedicata ai volumi dell’autore de Il nome della rosa, che ammontano a un totale di ben 30.000 volumi. Si tratta di un progetto volto a valorizzare il patrimonio del grande intellettuale, scomparso nel 2016. Un’idea bellissima e che vorrebbe valorizzare una delle città di Eco, ma che al momento si scontra con il vincolo unitario previsto per il corpus dello scrittore. La Soprintendenza archivistica e libraria ha infatti posto un vincolo di indivisibilità per il patrimonio librario di Eco, in modo da tenere insieme tutta la collezione dello scrittore.
Gli eredi di Umberto Eco hanno presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Lombardia, che prova a slegare il patrimonio dello scrittore dal vincolo. Nel 2018 i figli di Umberto Eco e la moglie Renata stavano dialogando con due biblioteche distinte: la biblioteca Braidense di Milano e quella dell’Università di Bologna. La biblioteca di Bologna avrebbe ospitato i 30.000 volumi di Eco della collezione moderna, mentre a Milano sarebbe andata la parte più antica della collezione. Questo prima però che la Direzione archivi del ministero ritenesse l’importante lascito come "compendio di interesse storico particolarmente importante". Un passaggio complesso che ha visto poi la famiglia di Eco fare ricorso al Tar della Lombardia, ricorso che ora sta seguendo il suo percorso.
Per il momento non si è ancora giunti ad una soluzione per il patrimonio librario di Eco, ma il ministero ha in più occasioni mostrato la propria disponibilità a trovare un accordo basato sul volere della famiglia dello scrittore.
Biblioteca di Eco a Bologna e il vincolo unitario
Perché sarebbe stata scelta Bologna per la collezione? Umberto Eco ha insegnato presso l’Università di Bologna dal 1975 ricoprendo la cattedra di Semiotica. Dunque l’Ateneo e il rettore Francesco Ubertini hanno ideato un progetto che prevede di ricreare nella Bub, la biblioteca universitaria di Bologna, la casa-biblioteca dell’autore, in cui viveva a Piazza Castello a Milano. In casa Umberto Eco vantava una prestigiosa e notevole collezione di volumi, un tesoro inestimabile.
È un grande desiderio della famiglia di Eco quello di donare i volumi della biblioteca personale dell’autore.
I libri di Eco verrebbero però suddivisi: i 1200 libri antichi della sua collezione a Brera verranno donati alla Biblioteca Braidense e gli altri 30.000 all’Università di Bologna. Un progetto che piace senza dubbio, ma che trova l’ostacolo del vincolo unitario, ossia l’impossibilità di smembrare la biblioteca del grande scrittore italiano. Di seguito cerchiamo di comprendere meglio progetto e impedimenti.
Il progetto della biblioteca a Bologna vede l’ingresso su piazza Puntoni e lo spazio si snoderà in angoli e lunghi corridoi, con librerie a scaffale aperto dalle dimensioni e i colori ispirati a quelli della biblioteca originale, per lo più chiari e luminosi. Ci sarà anche una scala a chiocciola che porterà ad un soppalco.
L’idea era quella di ordinare poi i volumi esattamente come lo erano a casa dell’autore. Ci sarà una parte di volumi dedicati alla narrativa, un’altra dedicata ai suoi libri tradotti in tutte le lingue, un’altra ai libri scritti su di lui e un’altra ancora che raggrupperà i libri dei “cretini”, ossia quei libri con cui non si trovava d’accordo. Ci saranno libri autografati e che contengono dediche. Ma ci sarà anche una vasta sezione che raccoglierà i suoi preziosi appunti. Non si sa ancora quando aprirà al pubblico, dal momento che le trattative sono in corso e i problemi da risolvere non sono pochi.
Il progetto, come abbiamo accennato in precedenza, si è bloccato dopo che è stato posto il vincolo unitario. Al fine di non permettere che venga smembrato il corpus delle opere nel 2018 la Soprintendenza lombarda ha infatti posto il vincolo unico, che prevede l’impossibilità per gli eredi di smembrare il corpus, mandandone una parte a Bologna come vorrebbe la famiglia. Al momento è aperto un contenzioso amministrativo presso il TAR della Lombardia, a cui gli eredi hanno presentato ricorso per l’annullamento del vincolo, che attualmente vige e impedisce la creazione della biblioteca.
Prima della costruzione di una biblioteca dedicata ad Eco si dovrà quindi trovare una soluzione, così che il corpus delle opere non sia diviso. In passato le biblioteche di molti grandi autori sono state separate, ma data l’attività di Eco e le caratteristiche del sua personalità intellettuale permettere al corpus di rimanere unito è un elemento di grande importanza.
Che ne pensate di questa iniziativa? Vi piacerebbe visitare la biblioteca di Umberto Eco? Fatecelo sapere nei commenti, vi aspettiamo!
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Bologna: nascerà la biblioteca dedicata a Umberto Eco? I suoi libri ancora soggetti a vincolo
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Un’idea meravigliosa! Per chi ha amato Umberto Eco come scrittore, come intellettuale laico e come persona illuminata sarà un piacere enorme ritrovarlo in questa sua biblioteca. Chissà che anche chi non lo conosca ancora, venga invogliato a farlo dall’energia che sicuramente sprigionerà dai suoi libri. La sua ironia ci manca!