Il Ministro Bussetti intervistato da RepubblicaTV ha risposto ad alcune domande del giornalista che lo ha interrogato anche sulla questione precari e aumento di stipendio. Nell’intervista, durata ben 48 minuti, Corrado Zunino ha posto 13 domande al Ministro dell’Istruzione, tutte scelte tra quelle inviate alla redazione da lettori e ascoltatori.
Bussetti spiega che il docente non può essere classificato, per quel che riguarda stipendio e bonus di merito, in base alla tipologia del contratto, ma che il trattamento deve essere lo stesso per tutti.
Si ricorda, proprio per questa ragione, che il Governo attuale ha tra le altre cose deciso di estendere il bonus di merito a tutti i docenti, indipendentemente dalla loro situazione contrattuale. Un passo che risulterebbe doveroso per dare a tutti le stesse possibilità e per rispettare la figura del docente, senza guardare la tipologia contrattuale.
Dopo questa dichiarazione del Ministro si passa alla domanda successiva che riguarda proprio il bonus dei 500€ che attualmente è riservato ai soli docenti di ruolo. La domanda è infatti: perchè i precari non possono usufruire del bonus docenti riservato ai colleghi di ruolo? Non hanno forse il diritto?
Marco Bussetti spiega a questo punto che anche i precari dovranno avere la possibilità di richiedere e usufruire di questo bonus e che la decisione attuale, di stanziarlo solo per i professori di ruolo, è stata presa in passato.
Il Ministro dell’Istruzione precisa che ci sono delle priorità e che si sta lavorando per riuscire a risolvere i vari problemi in modo che il caos all’interno del sistema scolastico sia pian piano risolto. Anche per il bonus di 500€ quindi si attiverà il governo giallo verde per riuscire ad estenderlo a tutti i docenti.
La domanda successiva sposta la discussione poi sulla questione stipendi e sul rinnovo del contratto che a breve verrà ridiscusso. Non si sbilancia su questo argomento però il Ministro che parla di una grande sensibilità del governo attuale per la questione, senza però entrare troppo nei dettagli.
Spiega così che dopo la finanziaria, attesa per fine settembre, si passerà alla revisione del contratto e che per lo stipendio si cercherà di fare il più possibile. Le parole di Bussetti non sono però rincuoranti, dato che afferma solo che non si tornerà indietro e che ciò che vi è al momento non sarà in alcun modo diminuito. Una dichiarazione sulla quale il giornalista di Repubblica tiene a mettere l’accento, ricordando al Ministro che il Governo attuale, in campagna elettorale, ha fatto grandi promesse agli insegnanti e che lasciare invariato lo stipendio sarebbe come deludere le aspettative.
Bussetti non dà una risposta precisa e svia un po’ la domanda, cercando di focalizzare l’attenzione sul fatto che si cercherà di fare il più possibile e rispettare gli accordi presi.
Senza dubbio a non permettere al Ministro di sbilanciarsi sono le coperture economiche che saranno certamente più chiare con la presentazione della finanziaria di settembre.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Bonus ai precari e aumento di stipendio con nuovo contratto? Le parole di Bussetti non convincono
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