Bonus cultura, addio? Proprio così, già dal 2018 l’assegnazione dei 500 euro che dal 2016 i neomaggiorenni potevano spendere in prodotti culturali quali libri, dischi, cinema, teatri e concerti verrà sospeso dal Consiglio di Stato. La sospensione dell’iniziativa voluta dall’ex premier Matteo Renzi avrà luogo già dal 2018, capiamo insieme perché.
Non si deve però disperare perché sembra essere una fase di passaggio che porterà ad una rinascita del Bonus cultura che diventerà dal 2020 non solo strutturale, ma anche esteso ad altre fasce d’età. Ad annunciarlo è stato il Ministro della Cultura Bonisoli che a luglio ha spiegato la sua decisione di continuare a proporlo.
Sarà sospeso nel 2018, questo è un dato di fatto, e non lo potranno quindi richiedere i ragazzi che in questo anno compiranno 18 anni, ma già dal 2020 si potrebbe vedere qualche cambiamento.
Bonus cultura: perché è stato sospeso?
Secondo il Consiglio di Stato l’assegnazione del Bonus cultura a chi compie diciotto anni nel 2018 e nel 2019 (1,2 milioni di ragazzi in totale) deve essere sospesa immediatamente. Perché? Sembra che manchi una legge che la legittimi. I giudici sostengono infatti che che per i ragazzi che compiranno diciotto anni nel 2018 e nel 2019 manca una legge di proroga del bonus.
Non è sufficiente un decreto per modificare il regolamento di due anni fa, e i giudici affermano che il rinnovo della misura deve essere stabilito da una cosiddetta legge di rango primario, ovvero una legge ordinaria. La proroga dunque al momento è bloccata.
La versione originaria era stata approvata con la legge di Stabilità, attuata in seguito con decreto, e nel 2017 l’estensione è avvenuta ancora attraverso la legge di Bilancio. L’ultimo rinnovo poggia sulla semplice variazione degli stanziamenti previsti del Mibact, nelle relative tabelle che assegnano i fondi alle diverse iniziative. Bisognerebbe quindi inserire la proroga in una legge e solo successivamente procedere attraverso un regolamento di modifica delle norme in vigore.
La polemica ha destato grande attenzione in queste ore, e considerata anche la netta presa di posizione del ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, è difficile immaginare che l’esecutivo salvi il provvedimento. Per poterlo fare, Bonisoli e il governo dovrebbero lavorare a una legge per tornare all’applicabilità del bonus.
Proprio su questo sembra essere al lavoro il ministro che ha anche spiegato come le modalità di assegnazione dei soldi potrebbero essere diverse. Una commissione di esperti sembra essere al lavoro per provare a capire in che modo cambieranno la proposta e se verranno modificate le categorie di acquisto.
Per il momento diciamo solo un arrivederci a presto al Bonus Cultura sperando di rivederlo al più presto e più in forma di prima.
Cosa ne pensate? Vi aspettiamo nei commenti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Bonus cultura addio: stop già dal 2018?
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