

Si chiama Cartomastodonte e no, non è il nome dell’ultima scoperta nella famiglia dei fossili vissuti in ere genealogiche antichissime. Si può dire al contrario che è appena nato. Merito dello scultografo Daniele Papuli che a luglio comporrà tra gli ulivi della Puglia una gigantesca opera interamente fatta di libri destinati al macero.
Sarà un’installazione a metà strada tra il mostro preistorico e la creatura futuristica. Nel cuore del Salento, nella campagna di Boncore, comune di Nardò, nasce così un progetto di arte e rigenerazione che trasforma lo scarto in bellezza.
Cartomastodonte, un racconto perpetuo affidato alla terra
Il gigantesco essere avrà una voce: quella delle storie affidate alla terra in un racconto perpetuo fatto di vento, pioggia e sole. E un corpo di pagine e volumi. Prende così forma un’idea ispirata dalla creatività moderna e da percorsi culturali antichi, il tutto basato su un materiale fragilissimo eppure duttile: la carta, appunto, profondamente legata alla tradizione artistica pugliese e parte integrante del percorso creativo di Daniele Papuli, che alla formazione a Milano associa l’eredità culturale della terra d’origine.
Nei giorni scorsi è stata avviata la raccolta dei 30 mila libri che serviranno alla realizzazione della monumentale scultura nel cuore del Salento. Saranno raccolti dal Sistema Bibliotecario Pugliese, coinvolto nell’impresa assieme al Polo Biblio-museale di Lecce e al Museo Castromediano. Quindi nelle settimane successive verrà organizzata la logistica con il trasporto dei volumi e a luglio, attraverso un cantiere aperto alla cittadinanza, si passerà alla composizione vera e propria del Cartomastodonte.
Il luogo scelto per l’installazione è esso stesso un simbolo: la mitica Terra d’Arneo, dove un altro artista, Ulderico Tramacere, ha realizzato il Campo dei Giganti, progetto di Land Art che rievoca la presenza dolente e simbolica degli ulivi secolari colpiti dalla xylella. Esempio di arte che lascia il mondo rarefatto dei musei e diventa strumento concreto di rigenerazione perché “nella terra il libro si fa radice”.
Cartomastodonte: un’installazione gigantesca da 30mila libri
I volumi verranno installati a spina di pesce, aperti a metà, sovrapposti e affiancati, fino a creare un forma geometrica modulare. Il tempo, i fenomeni atmosferici, gli umori della terra e del cielo faranno il resto, trasformando la creazione in sedimento fossile da esplorare per le generazioni future.
Un omaggio a Tramacere e al territorio, che incentiva la collaborazione tra istituzioni, artisti e comunità. Ma anche una celebrazione del legame con l’ambiente, monito che impegna alla tutela di un paesaggio bellissimo eppure fragile.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il Cartomastodonte, un’installazione da 30mila libri nel cuore del Salento: ecco dove
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