A novembre apre a Padova una nuova casa editrice, De Tomi Editore, pronta a puntare sugli esordienti.
Ne parliamo con il giovane ma intraprendente editore Sergio De Tomi che mette in campo le sue conoscenze di marketing e la sua esperienza come editor, oltre che come autore.
Scopriamo le collane previste e le idee riguardo al lancio e alla promozione dei libri.
- Una nuova casa editrice, ce n’era davvero bisogno?
No, questo progetto non nasce dal bisogno di una comunità, ma da un sogno personale Non ce n’era davvero bisogno, ma spesso sono i sogni delle persone a crearlo.
- Di che cosa ti occupi e come le tue attività hanno influito sulla decisione di aprire una casa editrice?
Lavoro da cinque anni come Direttore commerciale per KOM, un’agenzia di marketing a Padova. Dopo tanti anni passati a far sbocciare i progetti delle aziende, la voglia di lanciarmi in qualcosa che – parallelamente al lavoro principale – fosse 100% personale era fortissima e non ho resistito.
La mia presenza nel mondo editoriale, ci tengo a specificarlo, non è improvvisata. Nel 2016 mi sono laureato in letteratura con una tesi intitolata “La trasformazione del mondo editoriale nel XXI secolo”, che raccontava il modo in cui Amazon ha rivoluzionato – con aspetti positivi e negativi – il settore stesso. Ho lavorato poi due anni come editor per una C.E. di Trieste, città dove sono nato e cresciuto, e sono stato prima di tutto autore di cinque romanzi, alcuni pubblicati con diverse C.E., che mi hanno dato modo di vivere l’esperienza degli scrittori e capire cosa manca a tante case editrici e come creare un’esperienza migliore, non solo per il lettore finale.
- Quali sono le collane che intendi sviluppare?
Le collane con cui esordiremo sono tre: rivelazioni, enigmi e universi. Se dovessi fare una rapida associazione direi che corrispondono a Narrativa non di genere, Thriller/Gialli/Noir e Fantascienza/Fantasy.
Non ci sarà una proliferazione di collane, perché vogliamo concentrarci su un’offerta chiara e variegata, ma senza disorientare troppo il lettore e parlando a un target specifico.
- Quali sono gli elementi di originalità su cui intendi puntare?
Come racconto nell’e-commerce che abbiamo appena pubblicato, il nostro sogno è di essere editori e “librai” allo stesso tempo.
Nelle schede prodotto dei nostri libri saranno presenti tre voci:
- Questo libro non fa per te se:
- Ideale se ami:
- Fai attenzione a:
Non voglio che i lettori comprino tutti i libri da noi proposti, perché non devo vendere a tutti i costi; voglio essere sicuro che il potenziale lettore che si approccia a De Tomi Editore capisca l’opera che ha di fronte, con i suoi pregi e difetti, e la scelga in modo consapevole; lo scopo è creare un rapporto di fiducia nel lungo periodo, piuttosto che un mordi e fuggi che non fa bene a nessuno. Inoltre, realizzeremo dei video ad hoc per ogni libro dove spiegherò in prima persona cosa mi ha portato a sceglierlo in fase di selezione.
Ultimo, ma non per questo meno importante, abbiamo deciso di collaborare a un progetto di riforestazione con Tree-Nation. Per ogni ordine evaso dal nostro e-commerce, “pianteremo” un albero tramite il loro servizio e nel nostro sito è presente un link dove i lettori potranno controllare il progresso della nostra “foresta” nel tempo. Si tratta di un progetto che idealmente vede la carta ritornare alle sue origini, in una visione romantica. Oltre a questo, è un modo per rendere la nostra attività di e-commerce il più ecologica possibile.
- La promozione, spina nel fianco delle piccole case editrici, di solito lasciata nelle mani degli autori. Quali sono le tue idee in proposito?
Come dicevo ci sono passato e sono dell’idea che l’autore ha già fatto abbastanza fatica nel creare l’opera, perciò deve essere libero di scegliere se sbattersi per promuoverla o se riposarsi. A questo ci pensa De Tomi Editore.
Vogliamo essere innovatori nel settore, con un e-commerce d’avanguardia a cui non mancherà davvero nulla e con una serie di attività che, sono certo, la grande maggioranza delle case editrici non ha mai approcciato, vuoi per motivi economici o per mancanza di conoscenza: sto parlando di presenza capillare sui social – Tik Tok compreso - Google e Meta advertising, promozioni digitali di qualità su cui noi investiremo molto.
- Svelaci qualche segreto sui manoscritti che ti sono arrivati per la selezione delle opere di lancio. Quali consigli daresti agli aspiranti autori?
Il consiglio principale è di non pensare che le case editrici siano tutte uguali; prima di inviare un manoscritto, bisogna leggere a fondo il sito web di una C.E. e comprendere cosa si aspetta di ricevere. Noi abbiamo indicato delle precise norme redazionali e solo il 30% dei manoscritti ricevuti – oltre 200 – le rispettava. Questo è importante perché a me, Editore, fornisce già un assaggio dell’attenzione che lo scrittore pone sui dettagli e in fase di scelta questo ha un peso.
Successivamente, noto confusione tra sinossi e trama, o addirittura quarta di copertina. Spesso abbiamo ricevuto sinossi incomplete, parziali, come fossero dei trailer per invogliarci a leggere il romanzo, ma non è questo il significato né lo scopo della sinossi. Mi preme ricordare agli autori che quest’ultima è fondamentale per permettere all’editore di capire se l’opera ha un potenziale commerciale, se può interessare all’editore, non solo da un punto di vista tecnico, ma corale.
Quindi il consiglio che voglio dare è di non avere paura di abbondare nella redazione di una sinossi e di raccontare più cose possibili, dalle caratteristiche dei personaggi alle emozioni che si vogliono evocare nel lettore, fino al finale dell’opera.
- Sono ancora aperte le selezioni? Che cosa ti piacerebbe pubblicare?
Attualmente abbiamo selezionato sette opere; tre escono a novembre, poi credo che affronteremo una pubblicazione al mese da gennaio in poi. Sicuramente, in ogni caso, a gennaio 2024 riapriremo le selezioni per programmare la seconda parte dell’anno.
Non ho particolari preferenze come editore; mi piace parlare di opere come nuove “avventure”, ed è questo che cerco.
- Perché un autore dovrebbe scegliere di pubblicare con la tua casa editrice?
Questo è un punto che hai fatto bene a toccare perché ci tengo in modo particolare.
Per prima cosa, voglio specificare che siamo fortemente contrari all’editoria a pagamento.
Agli autori non chiediamo nessun contributo e nemmeno l’acquisto obbligatorio di un minimo di copie, né usiamo altri più o meno sottili sotterfugi.
Inoltre, offriamo rendiconti trasparenti e puntuali, condividendo le schermate del nostro distributore e pagheremo sempre i diritti d’autore senza porre nessun tetto minimo.
Cosa più importante, l’amore per la scrittura e per le cose fatte bene. I testi che selezioniamo sono sottoposti a un vero e proprio editing, non solo a correzione bozze. Le copertine sono affidate a un grafico. La scelta del bianco e nero, il foglio e l’inchiostro, rappresenta la semplicità, l’importanza che diamo alle storie sopra a ogni altra cosa.
Infine, il vantaggio di essere un piccolo editore è poter offrire un’atmosfera e un’esperienza particolare, una comunicazione interna informale e capillare. Vogliamo che gli autori si sentano parte di una famiglia.
Una visione romantica dell’editoria? Sì, noi ci crediamo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Nasce a Padova la casa editrice “De Tomi Editore”: intervista all’editore Sergio De Tomi
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