Chi è Olga Tokarczuk? L’annuncio dell’assegnazione alla scrittrice polacca del Nobel per la Letteratura 2018 ha sollevato grande curiosità nei lettori. Il Nobel le viene assegnato con la seguente motivazione:
per l’immaginazione narrativa che con passione enciclopedica rappresenta il superamento dei confini come forma di vita.
Olga è nata a Sulechów il 29 gennaio 1962 e in Polonia la scrittrice è tra le più acclamate e apprezzate. Prima di diventare una scrittrice di successo ha studiato psicologia all’Università di Varsavia e ha lavorato in centri di assistenza per ragazzi con problemi comportamentali. Sarà proprio questa sua laurea e il lavoro iniziale che influenzeranno in modo particolare il suo lavoro letterario.
Dal 1998 la Tokarczuk si è trasferita in un piccolo villaggio della Polonia e qui gestisce anche la sua casa editrice privata, Ruta.
Ha pubblicato diverse raccolte di poesie, svariati romanzi e altre opere brevi, ma al grande pubblico è diventata nota per la sua opera "I vagabondi" (in Italia edita da Bompiani nel 2018). Proprio con questo libro ha vinto il Man Booker International Prize. Il suo debutto letterario avviene nel 1989 quando pubblica una raccolta di poesie dal titolo "Miasta w lustrach" (Città allo specchio).
Il primo romanzo è invece "Podróż ludzi księgi" ("Il viaggio del libro-popolo"), una pubblicazione che le ha fatto guadagnare subito popolarità tra pubblico e critica. Sarà proprio con questo testo che vincerà il premio del Concorso letterario dell’Associazione degli editori polacchi come migliore opera prima di narrativa.
Pubblicherà poi "Prawiek i inne czasy" (edizione italiana di e/o "Dio, il tempo, gli uomini e gli angeli") e dopo questo romanzo decide di allontanarsi per un certo periodo dalla scrittura romanzata, spostandosi di più sul saggio e sul testo di una più breve estensione. Sviluppa così un tipo di prosa molto particolare, che è ben visibile nel suo "Bieguni" (in italiano "I vagabondi") dove si trova una sorta di mescolanza tra le caratteristiche di un saggio e la finzione di un romanzo. Nel testo viene raccontata la storia dei nomadi di oggi e proprio con questo libro ha vinto non solo il Man Booker International Prize, ma anche il Nike Award 2008. La sua ultima pubblicazione risale al 2014 e anche in questo caso si è trattato di un testo che è stato acclamato dalla critica e dal pubblico, "Księgi jakubowe" ("I libri di Jakub"). In questo volume si occupa di un evento importante nella storia ebraica della Polonia.
Il libro del 2014 è stato accettato bene da critica e pubblico, come abbiamo detto, ma la scrittrice è stata oggetto di critiche da parte dei nazionalisti polacchi e presa di mira sul web.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Chi è Olga Tokarczuk, vincitrice del Nobel per la Letteratura 2018
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