Dopo aver appreso che scrivere un libro significa costruire una realtà parallela in cui tuttavia avvengono eventi che potrebbero accadere verosimilmente anche nel nostro mondo e dopo aver imparato che la scrittura di un libro equivale, metaforicamente, alla costruzione di un edificio, andiamo ad approfondire una delle componenti più importanti dello scrivere un libro: il personaggio e le sue caratteristiche.
Una storia dentro la storia
Ciò che rende un libro davvero buono è senza alcun dubbio, oltre la trama, lo stile e il contenuto, i personaggi che vi sono dentro. Costruire un personaggio è un’operazione molto più complessa di quanto si possa immaginare, visto che la descrizione di un protagonista o di un personaggio secondario equivale più o meno a scrivere un’altra storia: ovvero, la storia di quel personaggio.
Archetipi e tipi
I personaggi contenuti in un libro possono dividersi in 2 tipi: gli archetipi e i tipi.
Gli archetipi sono quelli già noti al pubblico di ogni angolo del globo: sono i Don Chisciotte, i Don Giovanni, i Romeo e le Giuliette, ma anche i James Bond, i Paperino e i Fantozzi. L’autore può cimentarsi nella rilettura di questi archetipi nel tentativo di costruire un personaggio nuovo, ma dalle basi ancorate alla tradizione.
Gli archetipi si basano prevalentemente sull’amplificazione estrema di un lato della loro personalità. Fantozzi è un frustrato, Don Chisciotte è un cavaliere delle cause perse, Don Giovanni è un inguaribile tombeur des femmes. Il loro status di archetipi si vede anche nella gergalità contemporanea: "Non fare il Don Chisciotte", "Sei proprio un Don Giovanni", "Sembri Fantozzi". Quante volte abbiamo sentito dirci queste frasi nella vita di tutti i giorni?
Passiamo ora ai tipi. I tipi hanno subito un’evoluzione nel corso del tempo: dagli eroi senza macchia e senza paura si è passati agli antieroi, fallibili e umani proprio come noi. Perché? La risposta è semplice: la possibilità per il lettore di riconoscersi nel protagonista, o almeno in uno dei suoi aspetti, risulta fondamentale affinché il lettore si immedesimi nella lettura e prenda direttamente parte al processo creativo, stabilendo quel rapporto magico e segreto, silente e misterioso con l’autore. Non è un caso infatti che anche i supereroi della Marvel (come Superman, Batman, Spiderman) risultano ricchi di debolezze.
Da Achille a Dylan Dog, l’universo creativo è ampiamente ricco di personaggi deboli, fragili, battibili. Un modo come un altro per suggerire al lettore che alla fine di quella storia l’eroe a cui tengono tanto potrà anche fallire e, di conseguenza, morire.
Non è un caso che la maggior parte delle persone preferisca Paperino a Topolino: Topolino è infallibile e fortunato, Paperino è invece sfortunato e più umano, più vicino alle situazioni che viviamo quotidianamente.
Conoscere il proprio personaggio
Per costruire un buon personaggio è necessario conoscerlo fino in fondo. Non solo relativamente alla descrizione fisica, ma anche alla sua psicologia e a quello che farebbe se si trovasse in determinate circostanze. Una volta fatta la sua conoscenza, l’autore non dovrà spiattellarlo ai suoi lettori in una descrizione lunga due pagine sulla sua biografia. Dovrà invece descrivere tale personaggio durante la storia, attraverso quello che dice, quello che fa e come si comporta in determinate circostanze. Conoscere un personaggio durante la lettura è, per il lettore, avvicinarsi (come nella realtà) a quello che potrebbe essere un amico o, addirittura, una detestabile nemesi.
Un esercizio utile per creare un personaggio
Il modo migliore per esercitarsi nel descrivere i personaggi del nostro libro è quello di prendere come spunto le persone che più conosciamo. Per la costruzione dei personaggi principali e secondari del nostro libro, potranno così venirci in aiuto amici, parenti e conoscenti e inserirli all’interno del libro. Questo potrebbe essere un esercizio molto utile per capire come costruire un personaggio alla perfezione. Ispirarsi a persone noi conosciute e di cui sappiamo più o meno tutto e descriverle all’interno di un racconto, potrebbe essere un aiuto fondamentale, in seguito, per realizzare personaggi nati solo dalla nostra mente, ma completi, umani e immedesimabili.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Come creare i personaggi di un libro?
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