Mai, come nel periodo di Carnevale, si parla, soprattutto con i bambini, di recitazione. E’ un’attività antichissima che aiuta tanti di noi ad aprirsi, a superare alcune prove cui la vita ci sottopone, a sdrammatizzare gli eventi. Tragedia e commedia: rappresentazioni già importanti al tempo dei Greci, opposte ma vicine nello stesso tempo. Recitare è un’importante attività per mettersi in relazione con il prossimo: significa prestar voce e aspetto ai pensieri di altri che, magari, non sono poi così distanti dai nostri. Questa è un’attività che ci aiuta a esprimere emozioni, a divenir più consapevoli, insomma... a crescere. Ecco, perciò, che la drammatizzazione, anche a scuola, diventa, se fatta nel giusto modo e nei giusti tempi, un’attività formativa.
Tra i libri che avviano alla conoscenza del teatro è utile “Sipario Kids” di Sara Cerrato che si ispira alle attività del Teatro sociale della città di Como. Il libro presenta i luoghi e i personaggi più rappresentati. Nelle pagine siglate con “ABC del teatro” si può far la conoscenza di tutte quelle persone che non entrano in scena durante una rappresentazione ma che sono altrettanto fondamentali per la sua buona riuscita: la maschera, il direttore artistico, il costumista e altri ancora.
Va menzionato poi il testo “L’albero e la strega” di Gek Tessaro, storia spassosa e piena d’ironia in cui si narra di una strega cattiva che vorrebbe distruggere il villaggio degli uomini, ma i cui sortilegi non hanno gli effetti desiderati. Una leggenda africana ironica e divertente, descritta con maestria dalle illustrazioni di un pluripremiato autore che, per la rappresentazione, si serve di illustrazioni perfette per lo stile del racconto. La forza dei colori e del segno invitano immediatamente all’espressione e rendono urgente armarsi di pennello e cartoncino per esser creativi come Gek Tessaro, autore del libro che dà respiro ai sentimenti attraverso l’uso libero della fantasia e delle abilità grafico - pittoriche. La tecnica usata è quella del “Kamishibai”, traducibile come “dramma di carta”, forma espressiva tradizionale giapponese in cui, dietro a un sipario in formato ridotto, vengono posti fogli che fanno da fondale e la storia viene narrata attraverso immagini, riportate in sequenza; anche questo si rivela un utile e, al contempo, piacevole arricchimento per i bambini.
Quanto ai testi che valorizzano la recitazione si possono menzionare alcune narrazioni di Roberto Piumini quali “La commedia di Narco”, storia di un giovane di nobile casato che, per una strana malattia, deve andare a cercar cure molto, molto lontano. Comincia l’avventura attraverso terre, fiumi, valli e foreste, briganti, streghe e brava gente. E, come in un’altra avventura, comincia il teatro: parole da dire, danzare, colorare. Accanto a questo libro se ne possono menzionare altri. Dello stesso autore ricordiamo ancora “Il buio, la luce e il Carnevale”, anch’esso piacevole e divertente: sorrisi e allegria per tutti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Come insegnare la recitazione ai più piccoli? I libri da leggere
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