La storia, ricca di eventi, è di grande aiuto allo scrittore: è materiale che si trova già pronto e a disposizione. L’autore ha tre modi per creare un romanzo articolando un rapporto tra la storia e l’invenzione:
- può scegliere la storia come pretesto per dare libero sfogo alla propria immaginazione (come J.R. R. Tolkien in “Lo Hobbit” e ne “Il Signore degli anelli”); in questo caso non importa in quale epoca la storia abbia luogo;
- può indirizzarsi, invece, verso un preciso periodo storico, narrando di personaggi realmente esistiti che il lettore spesso conosce già, magari, però, integrando la narrazione con una parte fantastica;
- il terzo modo è solo una variazione del secondo: si prende spunto, magari, da personaggi storici non così importanti, bensì minori, non molto noti al lettore, dando più importanza ai personaggi inventati le cui gesta sono, comunque, ben calate nel periodo storico narrato.
Il romanzo storico, per essere ben scritto e, magari, divenire un bestseller richiede da parte dell’autore impegno e molto tempo da spendere in studi, viaggi e documentazioni.
Gli esempi di romanzi storici famosi da seguire
Oltre ai romanzi storici classici, tra i romanzi storici di grande valore scritti più di recente ricordiamo le opere di Gary Jennings (1928-1999) che, giornalista prima, grazie ai suoi viaggi in tutto il mondo, divenne celebre scrittore per la saga iniziata con “L’Azteco” ma capace anche ne “Il viaggiatore” di narrare le vicende di Marco Polo e i tumultuosi eventi dell’epoca di Teodorico in “Predatore”.
Celeberrimo per i suoi romanzi storici è Ken Follett, narratore di eventi medioevali ne “I pilastri della terra”, che racconta della costruzione della cattedrale a Kingsbridge, località immaginaria dell’Inghilterra del XII secolo. Nel 2007 l’autore ha presentato “Mondo senza fine” ambientato nella stessa città a due secoli di distanza, mentre nel 2010 ha dato alle stampe “La caduta dei giganti” che racconta le vicende di alcune famiglie in un periodo di tempo che va dal 1911 al 1924. Questo è il primo libro della poderosa “Trilogia del secolo” e ha già avuto un seguito con “L’inverno del mondo” pubblicato nel 2012. Il terzo libro è atteso verso l’autunno del 2014.
Quanto agli scritti italiani va assolutamente menzionato “Il nome della rosa” di Umberto Eco, definito romanzo “neostorico” perché in esso il passato non è una vera ricerca delle proprie radici ma la storia narrata, ricca e complessa, può comunque essere definita, comunque, un vero e proprio affresco medioevale. Qui altri suoi libri recensiti.
Dal 2000 in poi il romanzo storico sembra riaffermarsi in Italia sia con opere scrupolosamente documentate come “Vita” di Melania G. Mazzucco oppure con “Non tutti i bastardi sono di Vienna” di Andrea Molesini, opera che narra criticamente della prima Guerra mondiale.
Nel genere neostorico si va sempre più affermando un autore di grande successo commerciale: Valerio Massimo Manfredi, che scrive romanzi storici ambientati nell’epoca antica, principalmente ellenistica e romana. Qui alcuni suoi libri recensiti.
Ecco letture che tanti già fra noi conoscono, ma che è sempre piacevole e utile ricordare soprattutto per chi ad esse non si sia ancora accostato e per chi voglia diventare scrittore di romanzi storici.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Come scrivere un romanzo storico? Gli esempi famosi da seguire
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