I bandi dei concorsi della scuola non si bloccheranno, la Ministra dell’Istruzione ha infatti deciso che dovranno essere pubblicati e le prove si svolgeranno in estate, in modo da sbloccare la situazione. Tutte le disposizioni per i concorsi sono state inserite nel decreto scuola, approvato nella giornata del 6 aprile e contenente le disposizioni per la pubblicazione dei bandi concorsuali.
Dopo questo passaggio legislativo arriva anche la conferma di Giuseppe Conte, che in conferenza stampa spiega che i concorsi dei docenti si terranno come preventivato.
I concorsi saranno banditi nelle prossime settimane, mentre le prove dovrebbero svolgersi già in estate, ma rispettando le distanze di sicurezza e mettendo in pratica tutte le disposizioni per evitare il contagio. Niente aule affollate, nessun assembramento e nessuna folla in attesa delle prove, queste sono gli elementi indispensabili per far svolgere le prove che sembra si terranno in estate.
Il bando quindi verrà pubblicato nelle prossime settimane, previa approvazione del CSPI, diversamente da quanto preventivato in un primo momento. In una prima bozza infatti si escludeva il parere del CSPI, essendo passati più di 45 giorni dalla data di richiesta. Questo punto è stato poi modificato in un secondo momento e il Miur aspetterà il parere di questo organo per i 7 giorni successivi alla richiesta. In questo modo quindi l’organo collegiale potrà esprimere il proprio pensiero sui bandi e proporre eventuali modifiche, per molti necessarie.
Concorsi scuola banditi durante l’emergenza: come funzioneranno?
L’idea è quindi quella di pubblicare i bandi nella giornata di oggi, 28 aprile 2020, ma non di svolgere anche le prove nel breve periodo. Difatti le procedure concorsuali, si legge sempre nel decreto, sono sospese per i prossimi 60 giorni, per cui non si potranno svolgere prove di valutazione se non quelle curriculari per via telematica.
Non si avranno quindi test di alcun tipo almeno fino all’estate, elemento che potrebbe portare a effettuare una valutazione per titoli per riuscire a coprire i posti vacanti dell’anno scolastico 2020/2021.
Da più parti si chiede infatti di effettuare una semplice valutazione per titoli, soprattutto per il concorso straordinario, in modo da evitare la grave carenza di personale che si potrebbe verificare a settembre. Il rischio è infatti quello di trovarsi a settembre con migliaia di posti vacanti e la necessità di dover chiamare un vero e proprio esercito di supplenti, dal momento che nessun concorso preventivato è stato svolto.
Il rischio concreto è quindi quello di ritrovarsi a settembre con molti più supplenti che docenti di ruolo, eventualità che potrebbe però essere scongiurata dal CSPI, che potrebbe facilitare la decisione di valutare i docenti solamente per titoli.
Le prove non sembra al momento che saranno modificate e si prevedono quindi gli scritti e un orale conclusivo, mentre la valutazione dei titoli inciderà solo per il 20% sul voto finale. Se il CSPI non esprimerà un parere differente quindi saranno le prove scritte e l’orale a decidere le sorti dei docenti, mentre l’esperienza maturata in aula non avrà un grande peso sulla votazione finale.
Per sapere con precisione come si svolgerà il concorso si dovrà però attendere ancora, dal momento che ad oggi sono presenti solo bozze dei bandi di concorso.
Concorsi scuola 2020: come si svolgeranno le prove durante la Fase 2?
DPCM del 26 aprile ha confermato le norme in vigore per i concorsi pubblici, compresi quelli che riguarderanno la scuola. Fino al 18 maggio 2020 le procedure concorsuali sono sospese, ma questo non vale per la pubblicazione dei bandi che potranno invece essere inseriti in Gazzetta Ufficiale anche in questo periodo. Entro il 30 aprile sembra quindi che saranno pubblicati i tanto attesi bandi per la scuola, ma come si svolgeranno le prove del concorso? Una domanda davvero difficile in questo momento dal momento che i partecipanti al concorso saranno migliaia!
Le prove per il concorso scuola straordinario non sembra che saranno rimandate e anzi sembra che le prove si svolgeranno proprio nel corso dell’estate 2020. Essendo ancora in piena Fase 2 le ipotesi sul tavolo sono diverse, dal momento che i posti a disposizioni sono ben 24mila e molti di più saranno i partecipanti. Tra le ipotesi vi è quella di far svolgere le prove separandole per classe di concorso e stabilendo giorni precisi per ciascuna classe. Ma anche con questa soluzione non si potranno proporre classi affollate e si potrebbe quindi operare come per gli Esami di Stato 2020 con due commissari che svolgono la sorveglianza e una decina di candidati.
Ovviamente si dovranno rispettare tutte le norme di sicurezza, di distanziamento e si dovrà utilizzare la mascherina, ma soprattutto dopo ogni gruppo dovrà essere sanificata l’aula per evitare contagi.
Le indicazioni sullo svolgimento delle prove saranno indicate nei prossimi giorni, dal momento che svolgere prove con pochi candidati per ogni sessione d’esame porterebbe ad avere un calendario piuttosto esteso nel tempo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Concorsi scuola banditi durante l’emergenza: ecco funzioneranno le prove
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