L’accordo è stato raggiunto e ad annunciarlo è lo stesso Bussetti tramite i suoi canali social. Il 12 giugno, dopo mesi di lavori, il governo e le organizzazioni sindacali hanno messo il punto. Da questo confronto serio e franco dovrebbe nascere una norma che metta in campo misure straordinarie a protezione dei precari storici. L’accordo prevede anche di avviare una nuova stagione di concorsi ordinari per coloro che vogliono insegnare nella scuola secondaria.
Concorsi scuola 2019: verranno banditi circa 70.000 posti
Tra gli interventi previsti dall’accordo ci saranno, per i docenti che hanno già lavorato almeno tre anni per la scuola (statale e paritaria), specifici percorsi PAS da attivare a stretto giro; con questi si avrà l’abilitazione all’insegnamento, utile per accedere alle supplenze annuali dalle graduatorie di seconda fascia e per insegnare nelle scuole paritarie. Al PAS, tra gli altri, potranno accedere anche i dottori di ricerca e i docenti di ruolo.
Verranno inoltre banditi due concorsi, uno ordinario e uno straordinario, per la scuola secondaria:
- concorso straordinario e abilitante: oltre 24.000 posti per chi ha alle spalle tre anni di insegnamento nella scuola statale, di cui uno specifico nella classe di concorso per la quale si intende partecipare. Per stabilire la graduatoria finale si terrà debitamente conto dei titoli di servizio oltre che del punteggio che verrà attribuito alla prova scritta, da svolgere al pc. Per questa prova sarà prevista una soglia di punteggio minimo e un prova orale non selettiva;
- concorso ordinario per laureati in possesso dei requisiti: tra i requisiti necessari, secondo la norma vigente, ci sono anche i 24 crediti formativi in ambito antropo-psico-pedagogico e metodologie e tecnologie didattiche.
Grazie a questi due concorsi per la scuola secondaria, termina Bussetti nel suo post, "bandiremo quasi 50.000 posti". A questi andranno aggiunti altri 17.00 posti banditi nel concorso ordinario per infanzia e primaria.
Concorsi e precariato: dove eravamo a inizio aprile
Verranno banditi 70mila nuovi posti per i docenti, questo l’annuncio di Bussetti, che arriva alla fine della riunione tra il Ministro dell’Istruzione, il Sottosegretario Salvatore Giuliano e i parlamentari di Lega e 5 Stelle. Le nuove cattedre annuncia il Ministro si andranno ad aggiungere a quelle che verranno bandite mediante i concorsi che sono stati già annunciati.
Si tratta quindi di 70mila nuovi posti oltre quelli che verranno messi a disposizione mediante i vari concorsi che sono in programma e che dovranno essere banditi a breve.
L’incontro di governo era stato fissato per fare il punto sui temi caldi della scuola, comprese le procedure di reclutamento per i nuovi professori, che risultano essere ancora piuttosto oscure. Si è stabilito comunque di cancellare la prova preselettiva per i partecipanti al concorso iscritti in III fascia e con 3 anni di servizio. Inoltre si è pensato di aumentare nel concorso i posti riservati ai docenti di III fascia, in modo da dare un posto più stabile ai precari della scuola. Sembra infatti che il governo riserverà delle cattedre per coloro che hanno svolto 36 mesi di servizio nelle scuole, in modo da valorizzarne l’operato.
Il prossimo concorso per la secondaria dovrebbe quindi avere una parte dei posti riservata per i docenti attualmente iscritti in III fascia e con almeno 36 mesi di lavoro nella scuola pubblica. Il tutto è però ancora solo una dichiarazione, dal momento che non è stato messo nero su bianco ancora nulla.
Sembra che sia ancora in discussione inoltre il numero di posti da riservare a questa particolare categoria di docenti, per cui si dovrà trovare un accordo tra le varie forze in campo. Non sembra invece che si sia parlato dei 24 CFU per l’accesso al concorso, che sono ancora un requisito necessario per prendere parte alle selezioni.
Flc Cgil ha già dichiarato che l’incontro che si è tenuto ieri non è soddisfacente e che le misure che al momento sono state annunciate non riescono a risolvere il problema. Secondo Flc Cgil è necessaria una fase transitoria, che potrebbe portare a ristabilizzare la normalità. Inoltre i posti messi a disposizione non sono al momento idonei a sanare le mancanze che si avranno dall’anno 209/2020. In base ai calcoli infatti sembra che saranno 145mila i posti vacanti nel prossimo anno scolastico, un numero particolarmente elevato e dovuto anche all’uscita di molti insegnanti con Quota 100.
La prossima settimana è previsto un nuovo incontro tra Bussetti, il Sottosegretario Salvatore Giuliano e i parlamentari di Lega e 5 Stelle delle Commissioni VII di Camera e Senato. In questo secondo incontro probabilmente si stabiliranno delle linee guida per riuscire a risolvere la situazione quanto prima.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Concorso per 70mila cattedre, addio alla prova preselettiva e più posti per la III fascia
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