Arriva il concorso straordinario per i maestri, la firma del ministro Bussetti sul bando di concorso per assumere 12mila lavoratori e sanare le mancanze è arrivata il 18 ottobre. La prova non selettiva servirà per inserire gli aventi diritto nella varie posizioni libere in questo momento.
Il concorso straordinario sarà riservato a categorie particolari e potranno accedervi solo i docenti diplomati magistrali, i precari e i docenti assunti e poi licenziati.
Saranno 12mila in tutto i posti messi a bando con il concorso per la scuola d’infanzia e primaria. Il concorso straordinario avrà luogo presto quindi, ma nel frattempo i docenti entrati con il concorso del 2016 temono di perdere il posto. Le selezioni dovrebbero partire a stretto giro infatti, in modo di permettere entro settembre 2019 di inserire tutti i docenti selezionati nella scuola di competenza. Il bando viene firmato per far fronte alla situazione che si è creata negli ultimi mesi e che vede ben 7mila docenti prima assunti con cattedra o tramite supplenza con le graduatorie ad esaurimento e che poi per una sentenza del Consiglio di Stato si sono visti licenziare in tronco.
Al concorso però oltre che i docenti assunti e poi licenziati parteciperanno anche i maestri e le maestre in possesso di un diploma magistrale, conseguito entro il 2001/2002, e coloro in possesso di una laurea in Scienze della formazione primaria con almeno due anni di servizio nel corso degli ultimi otto anni.
Le selezioni avverranno su base regionale e in questo concorso verranno inseriti anche docenti di sostegno, sempre per la scuola primaria e dell’infanzia. Il concorso non sarà selettivo, come abbiamo detto e ciò vorrà dire che tutti i partecipanti otterranno il lasciapassare per entrare nelle liste regionali (non ci saranno bocciati), da cui ogni anno si prenderanno i nomi per l’immissione in ruolo.
La prova sarà solo una simulazione di 30 minuti che prevede una parte, di circa 15 minuti, sull’uso delle nuove tecnologie e sulla verifica delle proprie competenze di lingua.
Una semplice formalità che vedrà poi assegnare ad ogni candidato un punteggio che decreterà la posizione in cui inserirsi in graduatoria. Questo punteggio comporterà quindi semplicemente quando si accederà di ruolo, non se si accederà o meno.
Ai vincitori di questo concorso verrà quindi riservata metà dei posti destinati ai vincitori di concorso, che ammontano alla metà di tutti i posti assegnati dal ministero, l’altra metà invece sarà destinata ai precari storici inseriti nelle liste provinciali ad esaurimento. Non sono tutti contenti di questa novità, dal momento che si tratta di una decisione che lede il merito dei docenti entrati con concorso di merito effettuato nel 2016. Un pasticcio avvenuto per la stratificazione dei provvedimenti effettuati in questi ultimi anni e che hanno portato ad una sovrapposizione di varie riforme.
La proposta dei vincitori di concorso 2016 è quindi quella di rendere permanente le graduatorie di merito emesse per quell’anno fino all’assunzione di tutti gli idonei.
Al momento invece le decisioni di Bussetti portano ad avere una parte dei posti messi a disposizione per questi vincitori coloro che presenteranno domanda in questa nuova tornata.
Le nuove graduatorie porteranno al decadimento delle passate liste e porteranno quindi ad avere un nuovo rimescolamento. Una situazione che senza dubbio sta portando non pochi problemi a tutti i docenti di questa categoria.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Concorso straordinario infanzia: firmato il bando. Concorso per 12mila persone
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