Cos’è una congiunzione? Quali sono le congiunzioni nella grammatica italiana? Scopriamole insieme grazie anche all’aiuto di alcuni esempi. Nella grammatica italiana la congiunzione è una parte invariabile del discorso. Il suo scopo è quello di unire tra loro due sintagmi in una proposizione, oppure due proposizioni in un periodo e può anche trovarsi all’inizio delle frasi. Le congiunzioni indicano il legame logico tra le varie componenti che formano la frase o il discorso e si possono classificare in base alla loro forma o in base alla loro funzione.
Quali sono le congiunzioni?
Le congiunzioni sono davvero tante.
Se le classifichiamo in base alla forma, le congiunzioni si suddividono in:
- semplici: ovvero composte da una sola parola come: e, o, ma, pure, mentre, come, che, se, anzi, cioè, però, eppure, neppure
- composte: se derivano dalla fusione di più parole come: affinché (a + fine + che), oppure (o + pure), perché (per + che), poiché (poi + che), appena (a + pena), anche (a + che), non
- locuzioni congiuntive: se formate da gruppi di due o tre parole: anche se, dal momento che, ogni volta che
Se invece classifichiamo le congiunzioni in base alla funzione, allora dobbiamo distinguerle in coordinanti e subordinanti.
Le prime collegano parole o proposizioni che si trovano sullo stesso piano logico e che sono sintatticamente omogenee. Le seconde collegano due proposizioni mettendole su piani diversi: una proposizione principale, che regge il periodo, e una proposizione subordinata, che completa il significato della principale, ma ne dipende e non dà informazione senza di essa.
Le congiunzioni coordinanti sono:
- copulative positive: collegano due elementi come e, anche, pure, inoltre, ancora, perfino, altresì
- copulative negative: né, neanche, neppure, nemmeno
- disgiuntive: uniscono due parole mettendole in alternativa escludendone una come o, oppure, altrimenti, ovvero, ossia
- avversative: introducono un’opposizione come ma, tuttavia, però, pure, eppure, anzi, sì, nonostante, nondimeno, bensì, piuttosto, invece, mentre, se non che, al contrario, per altro, ciò nonostante
- conclusive: introducono una conclusione come dunque, perciò, quindi, pertanto, allora, per cui, cosicché, inoltre, eppure, insomma, così, onde, sicché
- dichiarative o esplicative: introducono una spiegazione collegata a un’affermazione che le precede come infatti, difatti, invero, cioè, ossia, ovvero, vale a dire, in effetti, effettivamente, in realtà
- correlative: si usano in coppia tra due proposizioni e mettono in corrispondenza due elementi: e... e, o... o, né... né, sia... sia, non solo... ma anche, ora... ora, tanto... quanto, tale... quale, così... come, come... così, sia che... sia che.
Le congiunzioni subordinanti sono:
- causali: introducono una subordinata causale e spiegano una causa. Sono: siccome, poiché, perché, in quanto che, giacché, dacché, dal momento che, per via che, visto che, dato che, come
- finali: comunicano un fine, uno scopo. Sono: affinché, perché, acciocché
- consecutive: esprimono una conseguenza dell’avvenimento principale. Sono: che,cosicché, tanto che, in modo che, così... che, tanto... che
- temporali: introducono un’informazione di tipo temporale. Sono: quando, finché, fin quando, fintantoché, da, da che, da quando, dopo che, prima che, intanto che, (non) appena, ogni qual volta, ogni volta che, ora che, mentre
- concessive: esprimono una concessione al verificarsi della principale. Sono: anche se, anche quando, qualora, nonostante, benché, sebbene, quantunque
- dichiarative o esplicative: introducono chiarimenti o spiegazioni. Sono: che, come, infatti, cioè, ossia
- condizionali: esprimono una condizione. Sono: se, qualora, purché, a condizione che, a patto che, laddove
- modali: esprimono un modo. Sono: come, come se, nel modo che
- avversative: esprimono contrapposizione. Sono: mentre, quando
- eccettuative, esclusive, limitative. Sono: tranne che, fuorché, eccetto che, salvo che, a meno che, senza che, per quello che
- interrogative dirette: se, come, quando, quanto, perché
- comparative: come, così... come, più/meno... di come, più/meno... di quanto, più/meno/meglio/peggio... di quello [che], piuttosto che
- relative: come cui, dove, che, chi
Congiunzioni: alcuni esempi
Vediamo alcuni esempi per capire come usarle, ricordando sempre che le congiunzioni servono a indicare il legame logico tra le varie parti del discorso.
- Io e mia sorella. (Congiunzione coordinante semplice positiva).
- Puoi restare a cena a meno che tu non abbia già impegni. (Congiunzione subordinante limitativa).
- Mangio perché ho fame. (Congiunzione subordinante causale).
- Continui a perdere tempo quando dovresti studiare. (Congiunzione subordinante avversativa).
- Vieni anche tu, o te ne pentirai! (Congiunzione coordinante disgiuntiva).
- Ho studiato tanto, infatti ho preso 10. (Congiunzione coordinante dichiarativa).
- Non solo prenderò il dolce, ma anche il gelato. (Congiunzione coordinante correlativa).
- Non so come faccia a resistere. (Congiunzione subordinante interrogativa diretta).
La grammatica italiana è molto complessa, ma con un po’ di studio tutto diventa comprensibile. Ci sono altri argomenti che vi mettono in difficoltà? Fatecelo sapere nei commenti, vi aspettiamo!
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Congiunzioni: quali sono? Ecco alcuni esempi
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Buongiorno, avrei un dubbio; nella frase: "Non so come faccia a resistere", avrei detto che la parola "come" fosse un pronome interrogativo, non una congiunzione, in quanto si può anche scrivere la stessa frase con una simile: "Come fa a resistere?".
Grazie per il chiarimento,
Popy.
Si può dire la frase: non si può bere o mangiare? Se si la congiunzione disgiuntiva "o" che significato ha?
Ringrazio di cuore per la spiegazione molto chiara.
Mi è sorto un dubbio: quando utilizzo la congiunzione "o" il verbo collegato va al plurale, come quando uso la congiunzione -"e"?
Esempio: "Allorché la competenza per l’esecuzione di un’opera è affidata a un ente locale, lo Stato o la regione, specie se si tratta di opere straordinarie e urgenti, PUO’ SOSTITUIRSI (oppure scrivo/dico: POSSONO SOSTITUIRSI?), in caso di inadempienza, all’ente inadempiente".
Ringrazio per l’attenzione e saluto cordialmente.
Mara Rizzardi