Il 29 maggio, al Centre Pompidou di Parigi, è stata inaugurata una mostra dedicata alla storia del fumetto (in francese, Band dessinée) che, fino al prossimo 4 novembre, della letteratura disegnata racconterà il lungo periodo che va dal 1964 al 2024, spaziando da un continente all’altro.
Ospite d’onore all’interno di La BD à tous les Étages - “I fumetti su tutti i piani” è Hugo Pratt, con le opere scelte per la sezione Corto Maltese. Une vie romanesque allestita presso la Bibliothéque Publique d’Information.
La band dessinée torna protagonista nella Ville Lumière, a consolidare un rapporto costruito nel corso degli anni con altri importanti appuntamenti; tra questi, indimenticabile è quello che risale al 1986, quando il fumetto venne ammesso per la prima volta in un luogo prestigioso come il Grand Palais, in quella che venne considerata una sorta di consacrazione.
Scopriamo di più sulla mostra parigina.
“Corto Maltese. Une vie romanesque”: la mostra a Parigi
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La mostra può essere un’ottima occasione per ammirare una forma d’arte che conta innumerevoli appassionati nel mondo: la nona arte, com’è stata definita dal critico francese Claude Beylie. E lo spazio dedicato al nostro Hugo Pratt non può che essere preso come un invito ad approfondire l’opera di un artista unico, soprattutto per coloro che non hanno ancora avuto modo di apprezzarne la produzione; del resto, a ben vedere questi ultimi saranno i più fortunati, giacché avranno l’occasione di scoprire un genio capace di emozionare pagina dopo pagina.
La sezione dedicata a questo autore straordinario permette di conoscere il suo leggendario personaggio in modo articolato.
Lo spirito che guida i viaggi di Corto Maltese è senza tempo, così come lo sono i valori del suo errare e del suo essere: libertà e curiosità su tutti, indispensabili per approcciarsi a culture sempre diverse con il necessario e opportuno rispetto.
Sarà così possibile ammirare la storia di questo “personnage”, dalla sua nascita editoriale alla sua crescita e maturazione artistica, intrisa di riferimenti letterari di rango, che altro non sono che le lunghe, amorevoli, ombre delle letture dello stesso Pratt, rimasto affascinato da autori come Stevenson (L’isola del tesoro) e Conrad (La linea d’ombra), ma anche Melville, Jack London, Rimbaud, Kipling, Coleridge, Shakespeare e Borges.
Del resto, intenzione dichiarata della mostra è quella di focalizzare e condividere gli innumerevoli richiami letterari inseriti nelle storie di Corto Maltese, presenti a volte fisicamente, come veri e propri ritratti, e altre volte sotto forma di citazioni; in onore di Borges, una stazione ferroviaria ha ricevuto il suo nome.
Corto Maltese nell’opera di Hugo Pratt
Nonostante le numerose stelle che brillano nel firmamento del fumetto italiano (come non ricordare Diabolik o Tex Willer, Dylan Dog, Lazarus Ledd, solo per stilare una brevissima lista modellata unicamente sulla base del gusto di chi scrive), l’opera di Hugo Pratt rappresenta probabilmente un caso eccezionale. La prima avventura di Corto Maltese viene narrata in quello che è stato definito da alcuni come il primo romanzo a fumetti: Una Ballata Del Mare Salato, iniziata nel 1967 e la cui prima puntata viene pubblicata in Italia nel 1971 sul “Corriere dei Piccoli”.
Per coloro che, al tempo, erano abituati a un certo tipo di comunicazione e di linguaggio nei fumetti dell’epoca, ci volle ben poco per capire che si trattava di qualcosa di diverso, di qualcosa di più complesso e ricco. I dialoghi non sembravano essere stati pensati per un adolescente, così come i concetti che essi esprimevano, esplicitamente o meno. Lo stile non era sempre uniformato a quello in uso, con vignette prive di cornice o dialoghi completamente muti, per i quali le didascalie diventavano una libera scelta di ogni singolo lettore; come dimenticare, poi, il crack utilizzato per la prima volta per dare voce ai fucili che sparavano (il bang era riservato alle pistole).
Recensione del libro
Una ballata del mare salato. Il romanzo
di Hugo Pratt
Qualcuno ha rilevato come la stessa entrata in scena del protagonista sia risultata ben lontana da quella che ci sarebbe potuta aspettare: egli compare legato mani e piedi a una zattera di fortuna, alla deriva nell’Oceano Pacifico dopo l’ammutinamento del suo equipaggio. Un modo davvero inconsueto di presentare un nuovo personaggio ai lettori.
Corto Maltese: un eroe romantico
Ma non si tratta di un personaggio qualsiasi: qui si parla di Corto Maltese. Non è cosa agevole tracciarne i tratti caratteristici, con la tranquillità di averne descritto tutti i pregi e i difetti e messo in luce la sua vera essenza. Probabilmente, si potrebbe dire che la vita ha regalato a Corto tante di quelle esperienze da portarlo a diventare ciò che è, con il suo distacco e la sua nobiltà d’animo, la sua lucidità e le sue doti di equilibrista. Corto è un eroe romantico, accompagnato nel suo viaggio da altri personaggi, a loro modo protagonisti, pronti a fronteggiarsi nei modi più disparati e impensabili; così scrisse Umberto Eco:
Tutto, nella Ballata, segue il ritmo delle rotte marine che racconta anche la psicologia dei personaggi, che si amano dopo essersi sparati addosso, o si uccidono per amicizia, e perdono il controllo, e si reinventano, con una discendenza, una cartella clinica a ogni pagina.
In conclusione, i motivi per visitare la mostra in parola sono tanti, così come quelli per gioire del posto d’onore riservato a un artista come Hugo Pratt.
A ben vedere, un marinaio con i piedi piantati sulla solida terra ferma del centro di Parigi non è poi così fuori posto.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Corto Maltese in mostra al Centre Pompidou: un marinaio a Parigi
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