Se il 2019 si era concluso in netta crescita, la crisi dovuta all’emergenza sanitaria ha gelato il mercato italiano. Secondo le stime AIE (Associazione Italiana Editori), in collaborazione con Nielsen e Informazioni Editoriali, nei primi quattro mesi del 2020 il fatturato del mondo librario è crollato di circa 134 milioni di euro. Ancora più cupe le previsioni per fine anno, che sommano al quadro attuale l’inevitabile crisi della domanda: l’intero mercato del libro potrebbe chiudere il 2020 con un calo del fatturato almeno cinque volte maggiore.
La quarantena ha inevitabilmente avuto importanti ricadute anche sulle abitudini d’acquisto degli italiani, che fanno sempre più affidamento al mondo digitale, tra store online, ebook e social network.
Mercato del libro 2020: crollo del fatturato e ruolo delle vendite online
Nei primi quattro mesi del 2020 (e concentrate in particolare tra marzo e aprile) le copie vendute in meno solo nel settore varia sono 8 milioni, per un fatturato complessivo di circa 134 milioni di euro. Escluse cartolibrerie, fiere e librerie specialistiche e universitarie, esterne ai canali di ricerca Nielsen, e facendo riferimento esclusivamente a librerie, store online e grande distribuzione organizzata, la perdita netta è di oltre 90 milioni.
Tragico il calo delle novità, per cui si parla del 66,3% di titoli in meno (ma la percentuale sale a oltre 91% se si considerano solo i titoli gestiti dai grandi distributori).
Cambiano anche le abitudini d’acquisto degli italiani. L’online, che in una prima fase della quarantena stentava a decollare, è oggi il primo canale d’acquisto dei libri, di cui occupa poco meno del 50%. Nelle settimane di chiusura, nonostante i tentativi di rilanciare le attività tramite consegne a domicilio, le librerie hanno perso in media l’85% delle vendite (nei casi più fortunati, il calo è stato ridotto al 71%).
In rapporto alla fruizione digitale, anche la produzione di ebook è aumentata del 28.6% e il ruolo del web è aumentato anche per quanto riguarda i consigli di lettura: se prima della crisi meno del 60% dei lettori dichiarava di acquistare libri tramite le segnalazioni di blog e social network, oggi quella percentuale è salita a 64%.
La crisi che stiamo vivendo è epocale, spiega il presidente AIE Ricardo Franco Levi.
"La perdita di reddito delle famiglie conseguente alla caduta del Pil, -8% annuo secondo le stime del governo, porterà a una riorganizzazione della spesa di cui vediamo già oggi i segnali e che, se non contrastata attraverso un forte sostegno alla domanda, potrebbe avere un impatto drammatico sul nostro settore con forti ricadute sull’occupazione".
L’ipotesi per il calo del fatturato a fine 2020 è inquietante: tenuto conto degli effetti della quarantena e della caduta della domanda nella seconda parte dell’anno, l’intero mercato del libro potrebbe chiudere il 2020 con un calo del fatturato compreso tra 650 e 900 milioni di euro.
Levi chiede ancora una volta alle istituzioni di prendere consapevolezza della gravità della situazione attuale, ribadendo l’invito a istituire bonus per l’acquisto di libri come proposto in tutta l’Unione Europea per risollevare le sorti del mercato del libro.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Crisi mercato del libro: 134 milioni persi in 4 mesi
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