Charles Dickens, il grande scrittore vittoriano, ha avuto un’infanzia e un’adolescenza difficile e ha riportato nei suoi romanzi il disagio vissuto da lui in prima persona. David Copperfield e Oliver Twist sono due esempi di ragazzi disagiati diventati memorabili nella letteratura.
Oliver Twist, protagonista dell’omonimo romanzo, è anagraficamente un bambino: ha infatti appena nove anni quando dall’orfanotrofio dove è sempre vissuto è portato in una workhouse, squallido luogo inventato dalla ipocrita bontà vittoriana, dove i diseredati in cambio di lavoro non pagato ricevevano un giaciglio e un po’ di nutrimento passando l’intero giorno in ambienti malsani e in totale promiscuità.
Oliver è in assoluto il primo protagonista bambino di una narrazione (fino ad allora l’eroe iniziava ad entrare in azione solo da adolescente alle soglie dell’ingresso dell’età adulta). Dickens scelse un protagonista minore per denunciare le condizioni dei bambini privi di genitori e avviare così il romanzo sociale. Non si può considerare "Oliver Twist" un romanzo di formazione, perché Oliver risulta paradossalmente più maturo di tutti gli adulti che incontra nel suo cammino e che invece sono ironicamente destinati a maturare grazie alla vicinanza del piccolo Twist.
Più allineato nell’ambito del Bildungsroman, nel romanzo omonimo David Copperfield è seguito dalla nascita fino all’ingresso nel mondo degli adulti, seconda nascita secondo il concetto del mondo vittoriano e classico, e al successo sul campo lavorativo. David è un bambino che vive un’infanzia a tratti felice, a tratti invece propria di chi vive la condizione di svantaggiato, di orfano non tutelato in un’epoca che dava ai piccoli importanza quasi nulla. Come molti altri giovani eroi del romanzo di formazione, David fa incontri che contribuiscono alla sua crescita spirituale sia nella loro negatività che nella loro positività. Si sceglie di chiudere con la vicenda quando David è ormai appagato perché la sua condizione di svantaggiato e di essere in fieri è terminato: è ora giunto il termine di allinearsi con la società corrente, di diventare in toto un vero cittadino tenendo fede all’ideale vittoriano dell’ordine che sempre deve vincere sul caos e sulla diversità (in questo caso rappresentata dalla condizione di David di non adulto quindi non degno di essere un vero britannico).
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: David Copperfield e Oliver Twist: i personaggi dei romanzi di Charles Dickens
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Mi complimento con Francesca Barile, l’autrice dell’articolo. Io ho fatto una recensione di Oliver Twist che per nulla si avvicina a ciò che lei ha scritto. Leggo volentieri ogni articolo, in particolare quelli che trattano della letteratura inglese perchè anch’io conosco qualcosa in merito . Brava Francesca! Continua a scrivere articoli e recensioni. Li leggo con grande piacere e , inoltre, approfondisco e mi aggiorno.
ringrazio Giovanna per l’apprezzamento, continuerò a scrivere, attività che ho sempre amato sin dalla tenera età e continuerò ad aggiornarmi