Diplomati magistrale in Gae: proposto un emendamento

L’emendamento proposto da Epifani e da altri esponenti cerca di trovare una soluzione per la questione della mancanza di docenti per l’anno che sta per iniziare. L’emendamento, precisiamo sin da ora, è la richiesta di modifica di una legge e per essere effettiva ha bisogno di essere votata dalla maggioranza, di avere le eventuali coperture necessarie e di avere una coerenza con la legge che si propone di modificare.
Per il momento quindi si tratta solo di una proposta che vorrebbe modificare l’accesso alle graduatorie.

La notizia è riportata da OrizzonteScuola che mostra anche una foto dell’emendamento firmato dai vari esponenti. La proposta è quella di integrare in graduatoria coloro che abbiano conseguito il diploma magistrale entro l’anno scolastico 2001/2002, ma anche di inserire nella graduatoria coloro che siano laureati in Scienze della Formazione e i docenti che abbiano conseguito l’abilitazione mediante TFA.
La proposta arriva dopo un periodo piuttosto burrascoso nella scuola dell’infanzia che ha visto oltre 5mila maestre reintregrate, ma in via provvisoria, dopo la decisione del Consiglio di Stato di far retrocedere le docenti senza titolo di studio universitario in II fascia.

Bussetti ha disposto il reintegro, in quel caso, per permettere il regolare svolgimento delle lezioni e per assicurare l’attività scolastica per i bambini. La decisione ha ovviamente fatto infuriare i maestri e le maestre con il titolo di studio e ha creato non poche polemiche.
Adesso un emendamento propone di aprire le graduatorie e di inserirvi le persone che abbiano i requisiti che abbiamo sopra indicato. In questo modo, secondo i firmatari, si riuscirebbe a sanare la questione apertasi con la sentenza del Consiglio di Stato, ad assicurare l’anno scolastico e soprattutto si potrebbe trovare un accordo definitivo sulla questione.

L’emendamento richiede continuità e soprattutto cerca di assicurare una soluzione definitiva alle maestre, che si trovano in una fase di limbo. Nell’emendamento vengono anche segnalate le coperture necessarie per l’attuazione della proposta: 480 milioni per il 2018 e 1440 dall’anno 2019. Una cifra che si potrebbe però reperire applicando delle modificheall’articolo 3 comma 1 del decreto legge del 26 aprile 2014.
Un piano quindi molto ambizioso quello di Epifani, Speranza e degli altri firmatari dell’emendamento che sperano però in questo modo di risolvere la questione e di mettere un punto alla situazione creatasi.