Passaggi segreti, finte porte che si aprono su armadi a muro, stipi, saloni principeschi, un giardino con uno dei labirinti più grandi d’Italia. E, ovviamente, una biblioteca che custodisce un tesoro di 25mila volumi e arredi originali del Piemonte sabaudo.
Il castello di Masino, a Caravino (To), nel canavese, possiede sufficiente fascino per stuzzicare l’immaginario e la curiosità dei potenziali visitatori.
Ma sabato 12 e domenica 13 novembre ci sarà un motivo in più per varcare i cancelli del suo parco millenario. Il FAI (Fondo Ambiente Italiano) promuove due giorni dedicati alla lettura nelle antiche sale che hanno visto transitare principi e ambasciatori.
Due giorni dedicati alla lettura promossi dal FAI: festa di autori e lettori
Il calendario delle due giornate è ricco di eventi: letture ad alta voce, laboratori per bambini e adulti, oltre a una speciale mostra mercato con esposizione e vendita di libri a cura di librerie indipendenti e antiquarie. E uno spazio dedicato allo scambio di libri per ragazzi.
Nelle Scuderie del Castello sarà, inoltre, allestita un’area riservata alle pubblicazioni con testi in braille, volumi ad alta leggibilità e nella lingua dei segni.
Non mancheranno gli incontri con autori e studiosi: quattro per ciascuna giornata. Una consuetudine per onorare la tradizione dell’ospitalità dei conti di Valperga, signori di Masino per un millennio.
D’altronde qui gli scrittori sono di casa da secoli: nel Settecento tra i visitatori si annoverano Vittorio Alfieri, Diodata Saluzzo, Giovanni Bernardo De Rossi e, un secolo dopo, Silvio Pellico, Cesare Saluzzo e Ludovico Di Breme. Nel fine settimana del Fai la tradizione si rinnova: saranno presenti, tra gli altri, Fabio Stassi che illustrerà il suo Mastro Geppetto (Sellerio, 2021), racconto di storie di famiglia e di infanzia, di biblioteche e di incontri.
Il giornalista e scrittore Mario Baudino che dialogherà con la vicedirettrice generale del FAI, Daniela Bruno, a partire dal suo libro Il teatro del letto. Storie notturne tra libri, eroi, fantasmi e donne fatali (La nave di Teseo, 2021).
La biblioteca come luogo da vivere nel quotidiano
Cuore dell’evento sarà la Biblioteca dello Scalone. Sugli scaffali una raccolta di testi pubblicati tra la fine del Quattrocento e la seconda metà del Novecento: notificata dal Ministero per i Beni Culturali per il suo elevato interesse storico, artistico e culturale, offre storie da scoprire e raccontare. Anzitutto quelle dei padroni di casa.
I conti di Valperga, discendenti secondo alcune fonti dal celebre Arduino, primo re d’Italia. La biblioteca, concepita come luogo abitato e vissuto della quotidianità, deve il suo aspetto attuale al viceré Carlo Francesco II (1727-1811) e al fratello Tommaso Valperga abate di Caluso (1737-1815), coltissimo e dagli interessi poliedrici, il cui ritratto collocato nella biblioteca osserva benevolo i visitatori. Tutt’intorno si trovano i volumi di una collezione all’insegna della varietà: lingue orientali, astronomia, matematica, poesia, filosofia. Ma anche testi di narrativa probabilmente destinati ai giovani esponenti della famiglia.
A di là delle favole classiche di Esopo e Fedro, ci sono gli scritti di Rudyard Kipling e dei fratelli Grimm, di Emilio Salgari, di Jules Verne e di Alexandre Dumas. Oltre alle Storie allegre di Carlo Collodi, nell’edizione fiorentina del 1942.
Nel corso della visita i volumi si potranno osservare, leggere e ascoltare.
Il FAI promuove anche una serie di laboratori a tema: sabato 12 novembre, i visitatori potranno conoscere i segreti della fabbricazione e della conservazione dei volumi, partecipando alla realizzazione di un libro antico in formato artigianale.
Un castello di libri: il restauro a cura del FAI
Il castello stesso è edificato sui libri. Le sue decorazioni sono tratte da volumi, stampe e incisioni.
Il salone dei Savoia, restituito all’antico splendore dai restauri voluti dal FAI, è l’ultimo e più recente tassello di una monumentale campagna di recupero e manutenzione avviata in seguito all’acquisizione del castello dall’ultimo discendente della famiglia negli anni ‘80 e fonte di continue preziose scoperte.
Inaugurato nel maggio scorso, costituisce il fulcro del percorso di visita e si rivela nell’aspetto che aveva alla fine del Seicento. Qui Carlo Francesco, favorito della reggente Maria Giovanna Battista di Savoia-Némours e primo scudiero del figlio, il futuro re Vittorio Amedeo II, riceveva diplomatici, titolati, esponenti di dinastie e casate straniere, facendo di Masino una piccola corte con uno sguardo internazionale. Fu proprio lui a volere le decorazioni che, ispirate da libri coevi, abbelliscono la sala: un omaggio ai Savoia da cui derivavano il potere e il prestigio della stessa famiglia Valperga. Pareti e soffitto riproducono il Theatrum Sabaudiae del 1682, già allora custodito nella biblioteca del castello, ma anche la Gènèalogie de la Royale Maison Savoie del 1680.
I 480 metri quadri di affreschi emersi dalla rimozione dell’intonaco esaltano le origini mitiche della dinastia sabauda, le alleanze con le casate reali di tutta Europa, dal Portogallo a Cipro, e dunque la continuità in politica estera e nell’amministrazione del territorio. Sui muri si susseguono le vedute paesaggistiche di 22 città del Piemonte e della Savoia, un fregio di 147 stemmi nobiliari e un albero genealogico di 3 metri sul camino. Una mappa di potere e fedeltà. Ma anche la storia di un territorio e di una famiglia.
FAI Un castello di libri: la mappa storica di una biblioteca
Gli ambasciatori di Spagna, Austria e Francia qui erano di casa. E le alleanze matrimoniali e politiche aprono scenari nuovi per lo studio e l’approfondimento di un’epoca. Questi luoghi custodiscono un messaggio sul senso e sul valore dell’unità europea e dell’identità comune su cui storicamente si fonda.
Le radici della società contemporanea affondano saldamente nei saloni del castello di Masino e nella sua secolare biblioteca.
FAI Un Castello di libri: biglietti e orari di visita
L’ingresso all’evento, gratuito per i soci FAI e per i bambini al di sotto dei 5 anni, è soggetto al pagamento di un biglietto del valore di 14 euro, ma sono previste agevolazioni per studenti, ragazzi dai 6 ai 18 anni e possessori della Carta Musei e famiglie.
Laboratori e visite guidate al castello e alla biblioteca richiedono un’integrazione.
L’evento, che ha il patrocinio di Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino, Comune di Caravino, Città di Ivrea, si svolgerà dalle 10 alle 18.
Per il programma dettagliato è possibile visitare il sito ufficiale del FAI.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Un castello di libri: il FAI organizza due giorni di lettura a Masino
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