Lo sentiamo dire sempre più spesso, ma cosa significa il termine follow-up, che non è una parola italiana? Come si traduce nella nostra lingua e quando si usa? Scopriamo insieme significato, uso e traduzione di "follow-up". Iniziamo appunto col dire che follow-up è un termine inglese e che si usa molto in ambito medico, forse per questo in questo anno pandemico, lo abbiamo ritrovato in tanti articoli online e lo abbiamo sentito spessissimo in numerose conversazioni.
Questo termine si compone di due parole: follow che è il verbo "seguire" e up, che significa "su, sopra". Dall’inglese potremmo tradurre con "osservazione", "controllo", "monitoraggio", ma anche "dare seguito", "proseguire". Sul Vocabolario Treccani leggiamo la seguente definizione: "follow-up ‹fòlou ḁp› s. ingl. [da (to) follow up «seguire assiduamente»], usato in ital. al masch. – 1. Assistenza fornita al personale appena assunto allo scopo di formarlo. 2. Visita medica di controllo periodica per seguire il decorso di una malattia e verificare l’efficacia delle terapie."
È soprattutto attraverso il lessico della medicina che il termine inglese follow-up è entrato nell’uso italiano, in quanto associato a visite, controlli o terapie successive a un intervento. Ma questo termini non si usa solo in campo medico.
Follow-up tra marketing e medicina
Follow-up dunque può indicare una fase di controllo continuo o periodico e programmato. È un termine che viene usato moltissimo in campo sanitario e medico, ma anche nel marketing e nel mondo dei social network. Nel marketing follow-up può essere abbinato a una campagna promozionale (per esempio la fase successiva di una campagna pubblicitaria o di direct marketing volta a rafforzare e completare la fase precedente) o applicato a dei contatti (potrebbe trattarsi di un contatto successivo effettuato dal venditore per raccogliere feedback e favorire la conclusione di una vendita).
In inglese follow-up ha valenza tanto di verbo, con il senso di "continuare", "dare un seguito", "approfondire", quanto di primo elemento nominale con funzione aggettivale.
L’Accademia della Crusca si è espressa così in merito all’eventuale traduzione del termine follow-up, o al suo uso in inglese nella lingua italiana: "Mentre negli usi più generali follow-up equivale semplicemente all’italiano séguito, e quindi non c’è motivo di usarlo in luogo di questo, in contesti medici il termine seguito non richiama un senso così preciso, e se non si vuole usare il prestito si deve ricorrere a locuzioni più pesanti come controlli periodici, cure successive, proseguimento delle cure/dei controlli e simili."
E voi lo usate nel vostro linguaggio scritto e parlato? Vi aspettiamo nei commenti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Follow-up significato, uso e traduzione
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