La notizia gira sul web da qualche giorno ed è una novità che spinge ad una riflessione. A Grenoble, cittadina delle Alpi francesi, un’iniziativa promossa dal sindaco della città mette al centro le storie e la letteratura. Distributori automatici di racconti sono stati installati in giro per la città, in luoghi pubblici, per le vie del centro, per rendere i tempi di attesa momenti meno noiosi. Se non si possono abbattere le file, si può scegliere di rendere quel tempo per natura noioso una pausa più piacevole. Il servizio è completamente gratuito e offre possibilità di lettura diverse (ce n’è per tutti i gusti), dalle storie brevissime a quelle un po’ più articolate. La lettura è al centro. Il distributore automatico sforna una sorta di scontrino su cui è scritta la storia scelta. L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra i fondatori della casa editrice Short Edition (una start-up) e il sindaco Eric Piolle, ha reso possibile l’installazione dei distributori e la selezione delle storie da diffondere.
Un modo nuovo per provare a diffondere la cultura della lettura.
Dalla Francia all’Italia: si può?
Ho immaginato la mia città, Gubbio, in provincia di Perugia, 35.000 abitanti e poco utilizzo dei mezzi pubblici. Una città piccola, ma che punta moltissimo sul turismo e che in certi periodi dell’anno si riempie di turisti, come tante altre della nostra Italia. Si potrebbero installare distributori in punti della città come i giardini pubblici, oppure in parchi limitrofi, nelle periferie in cui tanti ragazzi si incontrano e trascorrono il loro tempo, oppure nel centro storico, bellissimo, nei vicoli di pietra. Si potrebbero scegliere storie anche "autoctone", di chi scrive per puro piacere e non avrebbe altra possibilità di farsi leggere. Questa iniziativa insomma apre le porte a nuove possibilità per le storie, quelle che sono in giro, quelle che leggendole ci allietano, ci fanno pensare, quelle in cui possiamo ritrovarci. Le Start-up si adoperano per innovare, ma ogni innovazione si radica nella tradizione, nelle arti e nei mestieri conosciuti e forse pure perduti. I circoli letterari chiusi si riaprono e stavolta non si chiudono tra quattro mura, non ospitano gli iscritti, ma diventano luoghi aperti, fatti dai lettori, da chi di storie si nutre. Un’iniziativa popolare, che ho trovato affascinante, nuova, possibile.
(Foto: Getty Images)
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Francia: distributori automatici di racconti alla fermata del bus
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