“Gibbet Hill” di Bram Stoker: il racconto inedito da brividi pubblicato anche in Italia

Il racconto perfetto per questo periodo dell’anno porta la firma, manco a dirlo, di Bram Stoker che il 9 novembre celebra l’anniversario della nascita. Non è tanto il contenuto, ovviamente spaventoso, a renderlo la lettura adatta a questi giorni, ma il fatto di essere stato a lungo dimenticato e ritrovato di recente grazie ad una serie di coincidenze degne del papà di Dracula. Gibbet Hill, questo il titolo dell’opera, è stato ripubblicato il 26 ottobre in lingua inglese, in occasione del Bram Stoker Festival che Dublino dedica allo scrittore. In Italia è disponibile dal 31 ottobre grazie a Caravaggio editore con la traduzione di Enrico De Luca.

Gibbet Hill: storia e trama del racconto dimenticato

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Bram Stoker scrive Gibbet Hill 134 anni fa, quando è già al lavoro su Dracula. E le due storie presentano molti lati comuni. Poi il racconto viene dimenticato, inghiottito da una delle tante pieghe della storia. Finché entra in scena nel 2024 Brian Cleary, farmacista al Rotunda Hospital di Dublino, residente nel quartiere di Marino, lo stesso dello scrittore, e grande appassionato di Stoker. Di mezzo c’è un intervento chirurgico per un problema a un orecchio e la decisione di prendersi un anno sabbatico, una pausa che prevede molte visite alla Biblioteca Nazionale di Dublino.

Cleary ha un sogno: scrivere un romanzo su Stoker. Non immagina che entrerà anche lui nella storia, da protagonista. Consultando gli archivi dei giornali britannici a caccia di informazioni, scopre infatti una pubblicità che annuncia la pubblicazione di un supplemento natalizio del Daily Express con racconti e articoli di Stoker pubblicati il 17 dicembre 1890. Di lì il passo è breve: Cleary rintraccia il supplemento e trova il racconto. È il primo a leggerlo dopo 134 anni. Un rapido confronto gli rivela che nessuno è a conoscenza della sua esistenza.

La storia: Gibbet Hill si ispira ad una collina nel Surrey a sud-ovest di Londra. Un uomo passeggia e incontra tre bambini che lo minacciano con un coltello. Scopre poi che a fine Settecento nello stesso luogo un marinaio è stato ucciso da tre persone, poi impiccate come ricorda una lapide commemorativa.

Un’altra coincidenza? La madre di Stoker sosteneva l’assistenza da parte dello stato irlandese dei bambini affetti da patologie uditive. Come Cleary che annuncia: i proventi della pubblicazione andranno al fondo Charlotte Stoker per la ricerca sulla sordità dei bambini.