Credits: Ministero dell’Istruzione, CC BY 3.0 IT, via Wikimedia Commons
Con il conseguimento della carica di Presidente del Consiglio, la neo premier Giorgia Meloni ha proposto a Mattarella, ottenendone pieno consenso, i nominativi ai quali aveva pensato per i vari dicasteri cui affidare un responsabile durante questa nuova legislatura.
Nel caso del Ministero dell’Istruzione, che da oggi avrà il nome di Ministero dell’Istruzione e del Merito sul quale molto si sta dibattendo negli ultimi giorni, è stata scelta la figura del giurista Giuseppe Valditara, docente universitario di Diritto romano e già da anni figura politica di destra particolarmente legata alla Lega.
Chi è Giuseppe Valditara
Di origini milanesi, Giuseppe Valditara è innanzitutto docente universitario di Diritto romano sia presso l’Università di Torino che quella romana di Tor Vergata. 61 anni, avvocato iscritto presso la Corte d’Appello di Milano, il nuovo Ministro dell’Istruzione e del Merito vanta nel suo curriculum numerose esperienze sia italiane che internazionali in materia giuridica ed è personaggio politico già noto e da sempre schierato a destra.
È proprio nella politica che Valditara ha già dato il suo più grande contributo all’istruzione. È anche suo, infatti, il merito dei famosi percorsi abilitanti, approvati nel 2006, grazie ai quali oltre 60.000 persone precarie nel mondo della scuola hanno finalmente potuto ottenere la tanto desiderata stabilizzazione della propria carriera durante il mandato politico dell’allora premier Silvio Berlusconi.
Il suo impegno pubblico, tuttavia, non si esaurisce nella riforma dell’istruzione il cui dicastero era al tempo nelle mani di Mariastella Gelmini. Nel 2005, infatti, Valditara fu addirittura invitato a Pechino per seguire i lavori per la preparazione di una legge cinese sulla responsabilità extracontrattuale.
In Senato la presenza del neo Ministro dell’Istruzione e del Merito è piuttosto lunga. Valditara è stato infatti Senatore della Repubblica tra il 2001 ed il 2013 oltre ad essere segretario della Commissione scuola, università e ricerca del Senato dal 2008 al 2013. Nel suo passato più recente, tra il 2018 ed il 2019, Giuseppe Valditara ha inoltre ricoperto l’incarico di capo dipartimento per la ricerca del Miur e la formazione superiore.
Divulgazione giuridica e politica
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La vicinanza ideologica con la Lega e con Matteo Salvini ha portato Giuseppe Valditara a essere coordinatore nella redazione del programma politico per le elezioni del 2013. Quest’anno è inoltre stato pubblicato un libro del Ministro dal titolo “È l’Italia che vogliamo – Il manifesto della Lega per governare il Paese” dove proprio Salvini ha curato la prefazione.
Molto attivo nella divulgazione, Valditara è fondatore e direttore di Logos, una rivista online che ha l’obiettivo di contribuire al dibattito politico e culturale del Paese, e ha pubblicato numerosi lavori scientifici che vertono sulle materie di docenza quali Diritto Privato Romano, Storia del Diritto Romano, Diritto Pubblico Romano e Diritto Costituzionale Italiano.
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Da sempre interessato ai risvolti politici e giuridici dell’attività pubblica in ambito europeo, oggi il neo Ministro dell’Istruzione e del Merito è anche direttore scientifico della rivista “Studi giuridici europei”.
La sua passione per la divulgazione di temi giuridici lo ha condotto nell’ormai lontano 1992 a vincere il Premio internazionale per la storia delle istituzioni politiche e giuridiche che era stato messo in palio dal Presidente della Corte Costituzionale con il suo libro pubblicato tre anni prima “Studi sul magister populi. Dagli ausiliari militari del rex ai primi magistrati repubblicani” offrendo un interessante excursus storico-giuridico italiano.
Cosa significa Merito per il Ministro Valditara
Il Ministro ha così chiarito il significato della parola Merito inserita nel nome del Dicastero da lui presieduto:
"Il merito, che il governo ha voluto aggiungere nella denominazione del ministero dell’Istruzione, è anzitutto un valore costituzionale, chiaramente affermato e declinato dall’articolo 34 della Costituzione. La scuola è l’infrastruttura più importante del Paese. Deve, in primo luogo, saper individuare, valorizzare e fare emergere i talenti e le capacità di ogni persona indipendentemente dalle sue condizioni di partenza - prosegue il ministro - perché ciascun giovane possa avere una opportunità nel proprio futuro, tra l’altro in consonanza con la lettera e lo spirito dell’articolo 3 della Costituzione.
Cosa significa favorire il merito nella scuola?
Il Ministro ha affermato:
"Favorire il merito significa dare alle scuole infrastrutture e dotazioni di qualità, valorizzare gli operatori scolastici, sintonizzarsi con il mondo del lavoro, agire sulle competenze, fornire gli strumenti per sviluppare un percorso di crescita individuale e collettivo".
Il Ministro ha ribadito:
"Il valore dell’istruzione, a partire dal rispetto per i docenti, è al centro del mio impegno, che porterò avanti in un ascolto costante e in un confronto costruttivo con i protagonisti del sistema che la scuola la vivono tutti i giorni, nell’esclusivo interesse degli studenti e delle loro famiglie.
È su questi presupposti che lavoreremo per una scuola che torni a essere un vero ascensore sociale e che non lasci indietro nessuno".
Fonte: ANSA
Articolo 34 della Costituzione sulla scuola: cosa contiene?
Nel dibattito sulla parola Merito, viene richiamato un articolo specifico della Costituzione italiana, l’articolo 34, che riporta:
La scuola è aperta a tutti.
L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.
Fonte: Senato.it
Come sottolineato dal Ministro, l’Art.34 è legato anche all’Art.3 basilare della Costituzione dello Stato Italiano:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Chi è Giuseppe Valditara, il nuovo Ministro dell’Istruzione e del Merito
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